venerdì 30 agosto 2013

Sanità: Io speriamo che me la cavo!

Sono in redazione e sento sfrecciare per strada un'ambulanza. Mi viene in mente che ultimamente c'è una carenza di questi mezzi  e  pensare di averne bisogno mi fa drizzare i capelli. Soprattutto se vivi a Venafro, dove l'Ospedale è stato pian piano, sminuzzato, ora restano alcuni servizi, tra cui, fortunatamente il Pronto Soccorso e questo, nonostante tutto sembra bastare! 







Ma entrandoci ci si rende conto che i servizi  sono inadeguati, manca il personale, mancano i mezzi tra cui  le ambulanze per l'appunto, e per far si che il diritto alla salute venga garantito secondo gli standard minimi, per averli disponibili bisogna chiamare i carabinieri, sich! Purtroppo è successo e le cronache regionali ne sono piene! Nonostante ciò, il Presidente Frattura parla di demagogia e populismo di chi cerca di fargli capire che i problemi vanno risolti e non nascosti sotto il letto come la polvere!

Ora, al di la dei torti e delle ragioni, di fronte a problemi seri, vecchi di anni come la sanità molisana, dopo la triste parentesi dell'era Iorio, pretendere che qualcosa cambi non è peregrino! La reazione, forse spropositata di Frattura, alle richieste e alle considerazioni dell'Assessore Scarabeo, non solo è fuori luogo, ma anche inutile, posto che è stato proprio lui a stabilire i criteri di riordino dell'Ospedale di Venafro e a ribadirlo in un incontro col Comitato Santissimo Rosario. Oh! Parliamo di Pronto Soccorso, la questione è seria...

Poi le accuse al suo Assessore di essere in confusione, la stessa, mi viene da dire, che Frattura ha dimostrato con le scelte sui vertici dell'Asrem: la vicenda Percopo - Ruta fa intendere che le sue idee in proposito non sono così chiare... Quasi che Scarabeo abbia colto nel segno? Per questo le mie perplessità continuano, aumentano! Ancora, la sua affermazione, sulle considerazioni sempre dell'Assessore Scarabeo "... scrive tanto per..." riferendosi alle inefficienze evidenziate da quest'ultimo e relative al servizio di Pronto Soccorso del Santissimo Rosario di Venafro, mi lascia interdetto: perché un Presidente di Giunta Regionale, peraltro delegato alla "gestione" della sanità molisana, dovrebbe stizzirsi per le critiche che arrivano dai cittadini e anche da quelle di amministratori di qualsiasi livello istituzionale si parli?

Secondo me, dovrebbe semplicemente prenderne atto, rispondere al telefono quando lo chiamano e confrontarsi  per  provare a risolvere i problemi! Non credo che in Giunta Regionale si discuta di dove destinare i mezzi di soccorso... Dovrebbe convocare, immediatamente, i vertici Asrem, chiedere lumi su episodi incresciosi e pericolosi come quello di aver fatto mancare le ambulanze ad un Pronto Soccorso e fare in modo che il futuro non registri più simili situazioni. Dovrebbe rivedere i compiti dei dirigenti Asrem, quelli della zona di Isernia perlomeno, posto che da anni ancora vi "siedono" parenti illustri, adepti, annessi e connessi, e cercare di ottimizzare quel poco che si può salvare dalla politica spendacciona portata avanti fino a qualche mese fa.

Dovrebbe farci sapere se gli ospedali di Agnone, Venafro e Larino, siano idonei a garantire i servizi essenziali o se è meglio rivolgersi altrove, dato che gli altri presidi lamentano comunque problemi. So che Paolo Frattura lavora sodo, so che vuole risistemare le cose sbagliate di questa Regione, e so che non ha bisogno di consigli: in un momento così avvampato come questo, è meglio non darglieli, però non  deve lasciarsi prendere dalla frenesia che sia lui, l'unico depositario di certe verità, la realtà, vista da quaggiù è diversa, i cittadini che la vivono ogni giorno continuano ad essere sempre più esasperati, vogliono risposte, quelle che non si danno attraverso comunicati stampa frettolosi e pieni di battute ironiche, accuse e avvisi di sfratto di antica e vaga memoria democristiana.

Spero che siano i fatti a smentire queste considerazioni, in fondo siamo tutti potenziali pazienti di siffatta sanità, così come sono certo che Frattura e la politica regionale sappiano riordinarla e ridarle lo slancio necessario perché diventi di qualità accettabile: con quello che ci costa! Perciò mi limito a concludere: egregio Governatore, se bastasse soltanto l'ironia a risolvere i problemi, saremmo ben lieti di stuzzicarla, ogni giorno, su questioni importanti come la sanità, ma le nostre preoccupazioni nascono dal fatto che, qualora non se n'è fosse reso conto, siamo sulla sua stessa barca e perciò di fronte alla salute, ai pericoli di una sanità malata il nostro culo si stringe... e di brutto!

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