lunedì 3 giugno 2013

Sblocco cassa in deroga e nuovo convenzione bancaria sugli anticipi della CIG

In attesa dei nuovi incontri col Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in programma il 10 e 12 giugno, tesi ad approfondire i contenuti del provvedimento in istruttoria sull’occupazione giovanile, sulla questione esodati, sul riordino dei servizi per l’impiego e sulle risorse da stanziare per gli ammortizzatori sociali in deroga,  a livello regionale non bisogna abbassare la guardia sulle innumerevoli emergenze aperte. 







Oggi, 3 giugno l’Assessorato al Lavoro chiederà formalmente alla Direzione Regionale del Ministero del Lavoro di firmare i 70 decreti di concessione della cassa integrazione in deroga per il periodo gennaio-aprile 2013 che coinvolgono poco meno di 700 lavoratori. Ho sollevato la questione al tavolo nazionale sia formalmente col Ministro e sia per le vie brevi col Direttore Generale della competente struttura ministeriale che si è impegnato a sostenere tale sollecitazione.

Nel corso della settimana gli uffici della Regione Molise concluderanno l’istruttoria sul rinnovo della convenzione bancaria che disciplina l’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori in attesa del completamento delle procedure burocratico-amministrative. Alla prossima riunione di Giunta Regionale sarà portato il provvedimento che porrà termine ad un disagio insostenibile attraverso una misura che alle casse pubbliche costa qualche migliaio di euro di interessi assolutamente giustificati e necessari. 

Più in generale il 4 giugno ci sarà un incontro con le segreterie generali di CGIL-CISL-UIL-UGL sull’emergenza Molise e sulla richiesta di attivazione di un confronto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel mentre per il 5 giugno è programmata la seduta della Commissione Tripartita Regionale che dovrà adottare i nuovi criteri per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per il periodo maggio-dicembre 2013 con relative linee guida.

L’attenzione sulle vertenze più aspre della filiera tessile, avicola e saccarifera, non debbono far venir meno l’impegno istituzionale verso settori allo stremo come quello dell’edilizia, delle piccole imprese, dell’artigianato e del commercio, oltre che del socio-sanitario e della cooperazione sociale.

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