Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta dei dipendenti di Esattorie Spa.
Esattorie Spa,un’azienda privata, è una società di riscossione tributi per gli Enti Locali che nasce nel 2006, con soli 20 dipendenti dalla cessione del ramo d’azienda di Equitalia. Attualmente occupa 70 dipendenti nel Molise: 16 a Campobasso, 44 a Isernia, 10 a Termoli.
La Società nel vecchio sistema operava per convenzioni stipulate con gli Enti. E adesso? Non si sa…..Dal 2010 la normativa nazionale ha sancito che ciò non fosse più possibile e che la riscossione dovesse o essere gestita dagli Enti in proprio o tramite affidamento a soggetti terzi con gare d’appalto: il legislatore, però ha mancato di specificare i vari aspetti della normativa e non ha provveduto ad emanare alcun regolamento di attuazione.
Le gare non sono mai partite e non potendo stipulare nuove convenzioni, il lavoro è andato via via scemando, anche in virtù di un polverone che all’improvviso ha cominciato ad offuscare tutti i concessionari privati…. Fallimenti, peculati, mancati riversamenti…. Titoloni sui giornali senza venire mai a capo della verità….
In questo panorama difficile, quello che coinvolge e compromette noi dipendenti è che gran parte degli Enti, dunque, ha deciso di internalizzare il servizio, anche senza avere la disponibilità di personale con le competenze formali necessarie per agire in tale settore; questo, evidentemente, non può che peggiorare la situazione delle casse pubbliche già in dissesto…
Ma in tutto questo qualcuno pensa a noi lavoratori di Esattorie? A qualcuno interessa il destino delle persone che lavorano in questo settore da 30 anni, che oggi a 50 anni, con moglie e figli, difficilmente troveranno un altro impiego e la cui professionalita’ e conoscenza nel settore restera’ per cio’ stesso inutilizzata ?
A qualcuno interessa la sorte dei giovani, impiegati in Esattorie da 7 anni, che, dopo sacrifici, studi ed impegno hanno avuto questa opportunità e hanno creduto nel futuro investendo il loro denaro per contrarre mutui, decidendo di sposarsi e finalmente mettere su famiglia?
NOI stiamo perdendo il lavoro!! Perché nessuno si interessa a NOI? NOI siamo 70 persone, con 70 famiglie, e ce ne sono altre in tutta Italia nella stessa condizione… abbiamo acquisto un know-How che nessun altro ha, sappiamo fare questo lavoro e siamo bravi a farlo…
NOI siamo dipendenti, lavoratori, e in quanto tali non dobbiamo pagare le conseguenze di scelte politiche o aziendali….NOI portiamo avanti un servizio di pubblica utilità! Voi che siete il nostro governo, i nostri comuni, la nostra regione dovete avere a cuore il nostro benessere, le nostre vite, i nostri servizi. Non potete portare avanti i vostri compiti se tasse ed imposte non vengono versate.
Allora ci chiediamo:
"Non volete i concessionari, i privati?" Va bene! Volete gestire le entrate tributarie con le vostre forze? Va bene! ". Ma siete tenuti a pensare a NOI! Noi dovremmo vedere le nostre vite sgretolarsi e voi dovreste investire ulteriori risorse per formare e preparare altre persone per fare lo stesso lavoro che noi già sappiamo fare? E come? E chi le formerebbe? E quanto tempo occorrerebbe?
Noi siamo qui siamo 70 e siamo già pronti…Nel Molise ci sono 136 comuni, due province e soprattutto una regione, non ci vuole molto per voi, o almeno per i più grandi e più forti, a tutelare la nostra occupazione. Aiutereste voi stessi nel vostro lavoro e noi e i nostri figli a sopravvivere.
La Società nel vecchio sistema operava per convenzioni stipulate con gli Enti. E adesso? Non si sa…..Dal 2010 la normativa nazionale ha sancito che ciò non fosse più possibile e che la riscossione dovesse o essere gestita dagli Enti in proprio o tramite affidamento a soggetti terzi con gare d’appalto: il legislatore, però ha mancato di specificare i vari aspetti della normativa e non ha provveduto ad emanare alcun regolamento di attuazione.
Le gare non sono mai partite e non potendo stipulare nuove convenzioni, il lavoro è andato via via scemando, anche in virtù di un polverone che all’improvviso ha cominciato ad offuscare tutti i concessionari privati…. Fallimenti, peculati, mancati riversamenti…. Titoloni sui giornali senza venire mai a capo della verità….
In questo panorama difficile, quello che coinvolge e compromette noi dipendenti è che gran parte degli Enti, dunque, ha deciso di internalizzare il servizio, anche senza avere la disponibilità di personale con le competenze formali necessarie per agire in tale settore; questo, evidentemente, non può che peggiorare la situazione delle casse pubbliche già in dissesto…
Ma in tutto questo qualcuno pensa a noi lavoratori di Esattorie? A qualcuno interessa il destino delle persone che lavorano in questo settore da 30 anni, che oggi a 50 anni, con moglie e figli, difficilmente troveranno un altro impiego e la cui professionalita’ e conoscenza nel settore restera’ per cio’ stesso inutilizzata ?
A qualcuno interessa la sorte dei giovani, impiegati in Esattorie da 7 anni, che, dopo sacrifici, studi ed impegno hanno avuto questa opportunità e hanno creduto nel futuro investendo il loro denaro per contrarre mutui, decidendo di sposarsi e finalmente mettere su famiglia?
NOI stiamo perdendo il lavoro!! Perché nessuno si interessa a NOI? NOI siamo 70 persone, con 70 famiglie, e ce ne sono altre in tutta Italia nella stessa condizione… abbiamo acquisto un know-How che nessun altro ha, sappiamo fare questo lavoro e siamo bravi a farlo…
NOI siamo dipendenti, lavoratori, e in quanto tali non dobbiamo pagare le conseguenze di scelte politiche o aziendali….NOI portiamo avanti un servizio di pubblica utilità! Voi che siete il nostro governo, i nostri comuni, la nostra regione dovete avere a cuore il nostro benessere, le nostre vite, i nostri servizi. Non potete portare avanti i vostri compiti se tasse ed imposte non vengono versate.
Allora ci chiediamo:
"Non volete i concessionari, i privati?" Va bene! Volete gestire le entrate tributarie con le vostre forze? Va bene! ". Ma siete tenuti a pensare a NOI! Noi dovremmo vedere le nostre vite sgretolarsi e voi dovreste investire ulteriori risorse per formare e preparare altre persone per fare lo stesso lavoro che noi già sappiamo fare? E come? E chi le formerebbe? E quanto tempo occorrerebbe?
Noi siamo qui siamo 70 e siamo già pronti…Nel Molise ci sono 136 comuni, due province e soprattutto una regione, non ci vuole molto per voi, o almeno per i più grandi e più forti, a tutelare la nostra occupazione. Aiutereste voi stessi nel vostro lavoro e noi e i nostri figli a sopravvivere.
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