venerdì 8 marzo 2013

8 Marzo: Giornata internazionale della donna

Nota dell’Amministrazione comunale Termoli. Su proposta dell'assessore De Guglielmo il nuovo parcheggio antistante il Cimitero comunale sarà intitolato a Madre Teresa di Calcutta.







In occasione della giornata internazionale della donna che si celebra oggi, 8 marzo 2013, a nome dell’Amministrazione comunale di Termoli interviene l’assessore alle Politiche sociali, Fernanda De Guglielmo: “Come ogni anno, ricorre la Giornata internazionale della donna, una ricorrenza dedicata non solo alle nostre conquiste sociali, politiche ed economiche ma soprattutto alle tante discriminazioni e  violenze cui molte di noi sono ancora fatte oggetto in diverse parti del mondo.

Proprio qualche giorno fa leggevo un articolo pubblicato da un quotidiano nazionale riguardante i dati annuali raccolti dall’Osservatorio del  “Telefono Rosa” sul crescente aumento in Italia delle violenze fisiche sulle donne. Si è passati dal 18% al 22%, senza contare la violenza psicologica, le minacce e la violenza economica; proprio per quest'ultimo aspetto, complice anche il delicato momento economico, molte donne infatti non abbandonano il partner violento,  soltanto quando sono i figli stessi ad interporsi tra la madre e il violento nel tentativo di difenderla o quando vengono direttamente coinvolti nelle azioni violente che la donna trova la motivazione di rischiare e fuggire.

La maggior parte delle violenze continuano ad avvenire in casa all’interno di una relazione sentimentale (84%), in un ambiente familiare all’apparenza “normale”,  spesso davanti ai figli (82%). Un dato in crescita del 7% rispetto all’anno precedente dove amici, colleghi di lavoro e parenti  restano all’oscuro di tutto. L’atto di violenza non è mai isolato, ma è costante e continuo (81%) anche quando la donna trova il “coraggio” di chiudere la relazione, dove in molti casi il partner assumere un atteggiamento persecutorio che si protrae nel tempo(stalking). Non mi stupisce che dopo mesi o anni di vessazioni e umiliazioni subite, la maggior parte di esse perda la stima di sé aumentando il senso di insicurezza.

Eppure dati statistici recenti continuino a confermare che i Paesi in cui le donne sono ben presenti in politica e negli organi territoriali, sono gli stessi in cui le donne lavorano di più, hanno anche più figli, rendendo gli stessi economicamente e socialmente più avanzati.

Per questo motivo, nel giorno in cui tutto il mondo omaggia la figura femminile, chiedo alle donne che subiscono tali vili maltrattamenti di reagire e denunciare i propri aguzzini, sia per loro stesse che per i  figli, poiché il fenomeno della “violenza assistita” può attivare dei meccanismi irreversibili nei minori. Crescere in un nucleo familiare caratterizzato da un clima violento, senza un adeguato aiuto, può generare problematiche gravi a livello psicologico e comportamentale tali da compromettere persino le  relazioni affettive da adulti.

Quale assessore alle Politiche sociali, ma anche come donna e madre, non posso che rinnovare il mio impegno a sostegno delle vittime di abusi e maltrattamenti, affinché tali crimini vengano definitivamente sconfitti e severamente puniti. Lo scorso anno, su mia iniziativa, l’Amministrazione comunale aveva deciso di valorizzare la figura della donna aderendo all’iniziativa denominata “Otto marzo: tre donne, tre strade”, avviata dall’Associazione Nazionale “Toponomastica femminile”, sotto l'egida di Maria Pia Ercolini, insegnante di geografia di Roma.

L’idea era stata lanciata grazie alla costituzione di un apposito sito internet e di un gruppo facebook sulla “Toponomastica femminile”, al fine di  sollecitare tutti i Comuni italiani affinché s’impegnassero nel dedicare le prossime tre strade in esecuzione a tre donne: una di rilevanza locale, una nazionale ed  una straniera. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di equilibrare la gigantesca disparità presente nella toponomastica delle nostre città affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato, fossero dedicati anche alle donne per compensare l'evidente sessismo che caratterizza l'attuale odonomastica, riconoscendo anche in questo modo piena cittadinanza alle donne.

Pertanto, oggi venerdì 08 marzo, alle ore 12, l’Amministrazione comunale intitolerà, con l’apposizione di una targa commemorativa, il nuovo parcheggio antistante il Cimitero comunale ad una donna che si è sempre spesa per i più bisognosi senza mai risparmiarsi, al secolo Anjeza Gonxha Bojaxhiu, ma per tutti semplicemente Madre Teresa di Calcutta. Una donna coraggiosa, la cui missione era quella di prendersi cura dei “più poveri dei poveri” e “di tutte quelle persone che si sentono non volute, non amate, non curate dalla società e che sono fuggite da tutti”.

La religiosa di origine albanese fondò nel 1950 la congregazione delle Missionarie della carità, ricevette il Premio Nobel nel 1979 per il suo impegno verso i più poveri tra i poveri e il suo rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona e fu proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II nel 2003.

“Madre Teresa di Calcutta – continua l’assessore - è stata sempre fonte di ispirazione per molti e credo che questo semplice gesto sarà gradito non solo alle nostre concittadine, ma anche alla collettività tutta. Una donna che non si è mai persa d’animo, che ha affrontato con coraggio le sfide della vita con umiltà,  sapienza e profondo amore, valorizzando la dignità presente in ogni persona, anche nelle condizioni di disagio più estreme; secondo Madre Teresa, infatti,  “essere rifiutati è la peggiore malattia che un essere umano possa provare”.  Auguri donne, la nostra festa non è solo oggi  ma ogni giorno!”

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