L'Italia, con 259 geni, è all'ultimo posto in Europa per la percentuale dei plurilaureati.
E' quanto risulta dall'indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche
Sociologiche 'Antonella Di Benedetto' di Krls Network of Business Ethics
per conto di Contribuenti.it Magazine dell’Associazione Contribuenti
Italiani, diffusa oggi a Napoli.
La ricerca ha evidenziato che in Italia vi sono appena 21 persone che hanno conseguito 5 lauree magistrali e 238 che hanno conseguito 4 lauree per un totale di 259 geni. Il 23% dei geni ha origini settentrionali, il 32% è nato nel centro Italia, mentre il 45% ha origini meridionali.
Un dato particolarmente basso se confrontato con la media europea (469), ma anche rispetto agli altri Stati principali dell'Unione: in Germania i plurilaureati sono 526, in Spagna 503, in Francia 486, in Gran Bretagna 474.
"La maggior parte dei geni italiani lavora all’estero – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - La legge 30 dicembre 2010, n. 238 non è servita a nulla. Bisogna conferire di diritto ai geni italiani il titolo di 'Professori emeriti' offrendogli un contratto universitario straordinario di docente a tempo indeterminato".
Un dato particolarmente basso se confrontato con la media europea (469), ma anche rispetto agli altri Stati principali dell'Unione: in Germania i plurilaureati sono 526, in Spagna 503, in Francia 486, in Gran Bretagna 474.
"La maggior parte dei geni italiani lavora all’estero – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - La legge 30 dicembre 2010, n. 238 non è servita a nulla. Bisogna conferire di diritto ai geni italiani il titolo di 'Professori emeriti' offrendogli un contratto universitario straordinario di docente a tempo indeterminato".
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