lunedì 17 dicembre 2012

Vittorio Monaco vince contro la Ittierre

Il Tribunale di Isernia dà ragione all' imprenditore molisano rigettando il ricorso proposto dall’azienda tessile. Non c'è stata diffamazione contro Antonio Bianchi.










Il Giudice del Tribunale di Isernia, Dott. Ruscito, in data 13.12.2012 ha sciolto la riserva e ha rigettato il ricorso proposto dalla Ittierre contro Vittorio Monaco, con il quale l’azienda tessile di Pettoranello chiedeva l’inibizione a pubblicare articoli di stampa dal contenuto, ritenuto dalla Ittierre, diffamatorio.

Dunque una vittoria completa, limpida e dirompente che, in ben sette pagine, censura addirittura l’azienda tessile, la quale è dichiarata carente di legittimazione attiva nella richiesta di inibitoria. Il Giudice chiarisce, inoltre, che Vittorio Monaco, ex dipendente della 'vecchia' Ittierre, ha seguito sin dalla fase che portò alla procedura di amministrazione straordinaria le vicende che interessarono la Società ed i suoi dipendenti, attivandosi pubblicamente al fine di difenderne e tutelarne i diritti.

Nella sentenza si sostiene, altresì, il richiamo all’art. 21 della Costituzione ed all’art. 8 della Legge sulla Stampa, ricordando i diritti ivi sanciti e riferiti alla libertà di pensiero, di scritto e di informazione, ricordando in modo specifico che la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. In buona sostanza il Giudice riconosce a Vittorio Monaco che gli articoli pubblicati hanno inteso mettere in luce le pretese negatività della gestione aziendale della Ittierre, mediante l’utilizzazione di un linguaggio anche notevolmente colorito e pungente, ma non connotato da alcuna volgarità.

Addirittura, il Giudice Ruscito segnala che la stessa Ittierre ha riconosciuto la veridicità di parte significativa dei dati posti a fondamento delle argomentazioni svolte da Vittorio Monaco e sulla base dei quali egli ha giustificato i commenti nettamente critici e negativi pubblicati sulla gestione aziendale della 'nuova Ittierre' come ad esempio la perdita di bilancio e la C.I.G.S. per 550 dipendenti.

In conclusione il Giudice riconosce la scriminante del diritto di critica e giudica insufficienti gli elementi emersi nell’istruttoria, per poter ipotizzare il rischio di danni per la Ittierre, riconducendoli al predetto diritto di critica, di informazione e di satira, oltre che nell’interesse pubblico ad una corretta informazione.

Dunque, a parere dello scrivente, una vittoria anche contro chi intendeva forse mettere il bavaglio ad un 'grillo parlante' che intendeva ed intenderà sollecitare l’attenzione di tutti su una vicenda industriale che nelle prossime settimane potrebbe avere delle evoluzioni estremamente negative a causa delle notizie che giungono dall’interno dell’azienda stessa.

Nessun commento: