"Doveva essere il documento storico della politica regionale, dato che lo aspettavamo da quarant'anni, e invece lo Statuto che regolamenta la vita politico-istituzionale della regione, nonostante una gestazione difficile, è stato approvato non senza uno strascico di polemiche.
E' il commento del dopo voto del consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, vice segretario regionale del Partito Democratico che aggiunge:"un documento che non può essere condiviso. Né carne né pesce, se non ci fosse stato il sopravvenuto taglio del numero dei consiglieri da trenta a venti da parte del Governo, questo Statuto non cambia niente nel difficile rapporto tra politica, istituzione e cittadino".
"Finisce come è nata la storia del nuovo Statuto Regionale: un documento non condiviso che spacca, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la politica molisana. E da quello che doveva essere il documento per eccellenza che regolamenta la vita politico-istituzionale della regione, è diventato ancor di più, materia del contendere tra gli avversi schieramenti di Palazzo Moffa.
Anzi, già si annunciano battaglie al suo percorso attuativo. Il documento così come proposto è poco condivisibile: né carne nè pesce, non è a questo traguardo che si sperava di arrivare, nonostante le dichiarazioni di Michele Iorio e del Presidente Pietracupa. Un confronto serio con idee chiare, votate a rivalutare il rapporto tra cittadino e politica, non c'è stato, e a questo punto, se non fosse subentrato, nel frattempo, il taglio del numero di consiglieri da parte del Governo, alla luce dei fatti, sullo Statuto, non si è fatto proprio nulla.
Considerato poi, che siamo anche senza una nuova legge elettorale e che a febbraio si torna al voto, viene naturale dire che lo sforzo fatto è stato abnorme rispetto al risultato ottenuto".
"Finisce come è nata la storia del nuovo Statuto Regionale: un documento non condiviso che spacca, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la politica molisana. E da quello che doveva essere il documento per eccellenza che regolamenta la vita politico-istituzionale della regione, è diventato ancor di più, materia del contendere tra gli avversi schieramenti di Palazzo Moffa.
Anzi, già si annunciano battaglie al suo percorso attuativo. Il documento così come proposto è poco condivisibile: né carne nè pesce, non è a questo traguardo che si sperava di arrivare, nonostante le dichiarazioni di Michele Iorio e del Presidente Pietracupa. Un confronto serio con idee chiare, votate a rivalutare il rapporto tra cittadino e politica, non c'è stato, e a questo punto, se non fosse subentrato, nel frattempo, il taglio del numero di consiglieri da parte del Governo, alla luce dei fatti, sullo Statuto, non si è fatto proprio nulla.
Considerato poi, che siamo anche senza una nuova legge elettorale e che a febbraio si torna al voto, viene naturale dire che lo sforzo fatto è stato abnorme rispetto al risultato ottenuto".
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