L’Associazione Prima Persona Molise resta sconcertata al cospetto dei servizi televisivi trasmessi ieri sui lavori della Commissione Regionale Tripartita avente ad oggetto gli ammortizzatori sociali, che per materie trattate e dichiarazioni rilasciate è risultata lontana anni luce dai drammi in cui versano centinaia di famiglie molisane che trascorreranno il Natale senza un euro, nel mentre nelle casse della regione sono rimasti non spesi 5 milioni di euro.
Ma come si fa a parlare di questioni astratte o di là da venire al cospetto di un’emergenza che si pone davanti a tutti e che è rappresentata da una moltitudine di lavoratori senza reddito che non hanno raggiunto i requisiti per la domanda di disoccupazione o hanno terminato la cassa integrazione o la mobilità?
Come associazione ci appelliamo agli organi di informazione per sensibilizzare le parti sociali e le autorità competenti a non perdere 5 milioni di euro attivandosi per definire accordi, procedure o intese, utili anche a garantire il sostegno al reddito di una sola famiglia. A cosa serve il tavolo sull’emergenza nel settore dell’edilizia alla Prefettura se non si offre la possibilità agli operai privi di lavoro e che non hanno raggiunto le giornate minime per la disoccupazione speciale, di beneficiare degli ammortizzatori sociali in deroga?
Serve maggiore concretezza da parte del Prefetto e di tutti perché a Natale ci sono case in cui non è entrato un euro e sarà amaro, ma molto amaro. Ci si metta nei panni di un operaio edile o di un avventizio dello Zuccherificio che avrebbe potuto accedere a 2 mila euro di disoccupazione in deroga e sente in televisione che al Molise il Ministero del Lavoro revoca 5 milioni di euro perché non si sono fatte le domande? Ma chi le avrebbe dovute fare le domande? Possibile che in Molise sulle cose serie non si riesce mai a venire a capo di nulla?
Come associazione ci appelliamo agli organi di informazione per sensibilizzare le parti sociali e le autorità competenti a non perdere 5 milioni di euro attivandosi per definire accordi, procedure o intese, utili anche a garantire il sostegno al reddito di una sola famiglia. A cosa serve il tavolo sull’emergenza nel settore dell’edilizia alla Prefettura se non si offre la possibilità agli operai privi di lavoro e che non hanno raggiunto le giornate minime per la disoccupazione speciale, di beneficiare degli ammortizzatori sociali in deroga?
Serve maggiore concretezza da parte del Prefetto e di tutti perché a Natale ci sono case in cui non è entrato un euro e sarà amaro, ma molto amaro. Ci si metta nei panni di un operaio edile o di un avventizio dello Zuccherificio che avrebbe potuto accedere a 2 mila euro di disoccupazione in deroga e sente in televisione che al Molise il Ministero del Lavoro revoca 5 milioni di euro perché non si sono fatte le domande? Ma chi le avrebbe dovute fare le domande? Possibile che in Molise sulle cose serie non si riesce mai a venire a capo di nulla?

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