"Fonti rinnovabili in Molise: investimenti, ricadute occupazionali e nuove professionalità", è questo l’altisonante nome dato all’ennesima fonte di inutili spese della Regione Molise per indicare un progetto di ricerca che sul territorio non porterà né benefici né sviluppo ma per il quale si spendono ben 441.800 €.
Si tratta di uno studio costosissimo, realizzato dal Centro Interuniversitario di Ricerca per lo sviluppo Sostenibile - CIRPS dell'Università di Roma "La Sapienza". Tra le altre voci poco comprensibili per natura e costi, si prevedono 286.000 € per retribuire 13 ricercatori che realizzeranno interviste telefoniche per un costo di oltre 43.000 €.
Ora, partendo dal presupposto che sia necessario razionalizzare i costi della politica investire i soldi della Regione Molise per il bene della collettività, la Giunta Iorio continua a stupirci, ma nell’accezione più negativa del termine.
Considerati i tempi tristissimi che corrono, preso atto che il Molise ha già abbondantemente superato il tetto del 20% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, secondo quanto richiesto dalla Direttiva n. 2009/28/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. Direttiva "20-20-20"), risulta del tutto ingiustificato questo schiaffo alle famiglie molisane, alla buona politica e alla buona amministrazione
Eviteremo di parlare ancora una volta di tutte le società partecipate della Regione non ancora ridimensionate, nei budget e nel numero, ma vale la pena di sottolineare come vengano sperperate le entrate del bilancio regionale.
Per ottenere l'Autorizzazione Unica ai sensi del D. Lgs. 387/2003 per la realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, bisogna versare i cosiddetti Oneri Istruttori.
Le somme così incamerate potrebbero essere indirizzate al supporto di tutte le aziende in crisi, per pagare la cassa integrazione o versare regolarmente gli stipendi ai lavoratori molisani, per il settore edilizio o meglio ancora per la sanità.
Noi dell'IdV avremmo sicuramente investito questa cifra per sostenere i più bisognosi. La giunta Iorio, come al solito, ha deciso ancora una volta di buttare i soldi dalla finestra, di compiere l’ennesimo spreco ai danni della collettività e a vantaggio di pochi, così come è in uso nel “Sistema Molise” da undici anni a questa parte. Ora si cambia!
Ora, partendo dal presupposto che sia necessario razionalizzare i costi della politica investire i soldi della Regione Molise per il bene della collettività, la Giunta Iorio continua a stupirci, ma nell’accezione più negativa del termine.
Considerati i tempi tristissimi che corrono, preso atto che il Molise ha già abbondantemente superato il tetto del 20% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, secondo quanto richiesto dalla Direttiva n. 2009/28/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. Direttiva "20-20-20"), risulta del tutto ingiustificato questo schiaffo alle famiglie molisane, alla buona politica e alla buona amministrazione
Eviteremo di parlare ancora una volta di tutte le società partecipate della Regione non ancora ridimensionate, nei budget e nel numero, ma vale la pena di sottolineare come vengano sperperate le entrate del bilancio regionale.
Per ottenere l'Autorizzazione Unica ai sensi del D. Lgs. 387/2003 per la realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, bisogna versare i cosiddetti Oneri Istruttori.
Le somme così incamerate potrebbero essere indirizzate al supporto di tutte le aziende in crisi, per pagare la cassa integrazione o versare regolarmente gli stipendi ai lavoratori molisani, per il settore edilizio o meglio ancora per la sanità.
Noi dell'IdV avremmo sicuramente investito questa cifra per sostenere i più bisognosi. La giunta Iorio, come al solito, ha deciso ancora una volta di buttare i soldi dalla finestra, di compiere l’ennesimo spreco ai danni della collettività e a vantaggio di pochi, così come è in uso nel “Sistema Molise” da undici anni a questa parte. Ora si cambia!

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