martedì 4 dicembre 2012

Fanelli e i Comitati pro-Renzi: "Abbiamo aperto una finestra sul futuro"!

"Ora tutti al lavoro per Bersani".  "E' stato un cammino pieno di emozioni, di idee, di energia! Una straordinaria e affascinante partecipazione dell’intero centro-sinistra ed in particolare del PD, per una gara vera ed avvincente, che ha mobilitato i cuori e la voglia di buona politica"!









Micaela Fanelli, commenta il risultato delle Primarie 2012 di centro-sinistra, sottolinea la ricchezza che il centro-sinistra e in particolare il Partito Democratico hanno guadagnato grazie alla vitalità germogliata da queste Primarie, e accende i riflettori sulla vittoria di Bersani ma non solo. "Riconosciamo la vittoria del segretario Bersani. Una vittoria netta, che non può essere messa in discussione da regole comunque tortuose.

Tutti insieme gli facciamo un in bocca al lupo per la sfida che lo attende e che ci attende. E’ il candidato di tutti, lavoreremo da subito per lui con il totale impegno. Tra non molto ci sono le elezioni regionali: la rete che si è creata serve anche a battere il centrodestra in Molise e riprenderci la guida del governo regionale"!

Aggiunge Fanelli: "Era giusto aprire questa finestra sul futuro, soprattutto in Molise! Ora vediamola così: è un mezzo bicchiere pieno di vino… novello. Frizzante e non ancora maturo. Va bevuto con attenzione, altrimenti dà alla testa. Ma è carico di speranze! Nell’animo – continua – ci è rimasta una passione profonda, e una bellissima sensazione: quella che ti rendi conto, giorno dopo giorno, ora dopo ora, che tante persone hanno messo da parte la pur giusta protesta per mettere in campo la voglia di provare finalmente a cambiare.

Ringraziamo – conclude Fanelli – gli elettori e i volontari. Una festa grandiosa e generosa! Una splendida luce nei giorni del disincanto e del disfattismo. In particolare, ringraziamo chi ha lavorato molto nonostante il pochissimo tempo e chi ha garantito la presenza ai seggi nonostante il freddo di queste due domeniche d’inverno".

"Dispiace per chi avrebbe voluto votare e non ci è riuscito. Il meccanismo non è dipeso da noi. Speriamo soltanto che questo non abbia inciso negativamente sulla loro voglia di partecipazione e di sostegno, insieme, del centro-sinistra".

I Comitati pro-Renzi abbracciano il risultato comunque assai positivo di Matteo Renzi: "In Molise Renzi ha ottenuto al primo e al secondo turno il miglior risultato del Sud d’Italia. In particolare, nella provincia di Campobasso si è attestato al 40%. Segno della voglia di cambiare. Siamo felici di averci provato. Abbiamo visto piazze affollate in tutta Italia, entusiasmo, passione. Abbiamo visto sale strapiene con l’arrivo in Molise di Matteo Renzi. Così come per Vendola, il cui voto ha pesato al secondo turno.

La sua percentuale più alta dopo la Puglia ha inciso al ballottaggio in favore di Bersani. Certo – continuano i Comitati - era complicato aggirare l’apparato: ma anche se dalla nostra parte avevamo appena l’1% dei segretari e il 2% dei parlamentari a livello nazionale, e nessuno dei consiglieri regionali né la dirigenza del PD a livello locale, in pochissimo tempo abbiamo fatto moltissimo. Non abbiamo provato a scalare o spaccare – come sosteneva qualcuno – un partito, ma a sfidarlo!

Ecco, il messaggio è arrivato, non solo al Pd, ma soprattutto alla gente: tiriamo fuori il coraggio. E’ un messaggio alle aziende, alle imprese, alla vita quotidiana: spazio ai giovani capaci. Se lo meritano loro, ce lo meritiamo noi, se lo merita il Paese".

Ha affermato Maurizio Cacciavillani. "Il cambiamento non può arrivare in un solo colpo, ma va costruito passo dopo passo. E con questo risultato di Renzi è stato messo un mattone. La sua candidatura ha regalato entusiasmo, ed è quello che ci auspicavamo. Ora speriamo che questo entusiasmo contagi l’intero Partito Democratico".

Poi un’analisi più approfondita dei Comitati ma altrettanto emblematica: "Il dato politico emerso al primo turno delle Primarie, cioè senza i voti di Vendola, mostra due parti riconducibili al Pd (anche se non completamente) con un 32% a Renzi e un 42% a Bersani. Una differenza ridotta, con un peso politico notevole per Renzi di cui bisognerà tener conto in prospettiva. Per un Pd più aperto, più fresco e più forte".

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