martedì 9 ottobre 2012

Izzo contro le spese della "casta". Sabato 13 ottobre, davanti al Consiglio regionale

Le vicende nazionali sui costi della politica stanno infervorando non poco l’opinione pubblica, compresa quella molisana che, anche se manca di almeno una buona parte di midollo spinale, pare abbia qualche sussulto.








A dire il vero, quando da noi ci sono questi accenni di "interesse", significa che altrove stanno già da tempo facendo la rivoluzione il che mi fa pensare che questi incondizionati riflessi assomiglino più a movimenti di opportunismo che ad una vera e propria contestazione.

Vabbè, ad ognuno il suo. Purtroppo, quello che più mi preoccupa è il verificare che, comunque, che sia il Molise o la nazione tutta, sembra che il popolo si accorga di quanto esosi siano i compensi dei nostri rappresentanti politici solo se c’è crisi o se ce lo dice la televisione dimenticando che, esagerate e non giustificate, queste retribuzioni sono sempre e comunque un’offesa per la pubblica decenza.

Ma la cosa più bella è rappresentata dalle discussioni in campo dei titolari di tale oggetto, i politici appunto, che ultimamente cercano affannosamente di dire la loro sulla giustezza di quanto percepito accampando non so quale usura fisica e mentale, tale da paragonarsi a dei minatori i quali, quand’anche fosse (!!!) comunque prendono in busta paga almeno quindici volte meno di loro!

E, ovviamente, arrampicandosi su piani scoscesi alla ricerca di qualcosa da limare pur di dare la sensazione che stanno facendo il possibile per somigliare a noi comuni mortali, non trovando niente di meglio, riducono il numero dei consiglieri, diminuendo così  la rappresentatività e la democrazia piuttosto che togliersi un solo euro.

Ma c’è di più, "approfittando" delle notizie provenienti dal fronte Batman-Lazio, delle ruberie, dei rimborsi, dei gruppi ecc., come sempre paladini della pulizia locale, i nostri propongono di eliminare i gruppi monocellulari, minando ancor più quel poco di parvenza di democrazia, piuttosto che limare i rimborsi a tutti e garantire una maggiore libertà di espressione. Ma si sa, eliminando le voci fuori dal coro, le si costringe a stare per forza con quelli più forti, così facendo raggiungono due scopi: eliminare i rompicoglioni e far finta di diminuire i costi.

Furbi vero? Niente da dire. E pensare che qualche rappresentante autorevole del centro-sinistra in una sua intervista dichiarava che non giustificava i gruppi monocellulari pur capendo le ragioni di quelle forze della sinistra che da tale previsto provvedimento avrebbero ricevuto un duro colpo alla loro libertà di esistenza ma tant’è!

Costui è il maggiore sostenitore di tali tagli alle rappresentanze, alla provincia di Isernia, alla regione Molise ma non alle prebende! Campioni della vecchia sinistra rivoluzionaria. Bah! Comunque sia, al momento questo passa il convento e se noi  frati non vogliamo essere, sarà il caso che ci attrezziamo di nostro se vogliamo cambiare qualcosa. Il bla, bla, bla di questi giorni e di altri di questi anni stanno onestamente stancando e credo sia giunto il momento di passare ai fatti.

L’operazione "Rinunci tu a …..$atana" sarà ufficialmente presentata sabato 13 ottobre alle ore 9.30 davanti al Consiglio regionale. Nel corso dell’incontro con la stampa, oltre a far conoscere gli altri motivi che spingono a tale iniziativa, si procederà ad una raccolta firme per la diminuzione dei compensi agli eletti.

Nell’ottica del non prenderci in giro, le firme da raccogliere saranno quelle dei presidenti, degli assessori e dei consiglieri i quali, entrando in aula per assolvere al proprio compito, passeranno davanti al banchetto all’uopo collocato e dovranno, se vorranno, firmare la loro rinuncia a due terzi delle loro entrate partendo dal compenso fisso, passando per i rimborsi, percorrendo le spese di rappresentanza, dei portaborse, dei gruppi e via discorrendo, così facendo potranno tranquillamente scrollarsi di dosso quella odiosa voce di popolo che li vuole attaccati al vile denaro.

Facile no?! Quale migliore occasione per dire: vedete, io l’ho sempre proposto ma erano gli altri a non essere d’accordo! Arifacile no?! Lo stampato da sottoporre alla firma dei nostri rappresentanti sarà di facilissima lettura, alla domanda: "Rinunci tu a due terzi dei compensi di tutte le voci che concorrono alle entrate mensili derivanti dal tuo ruolo in seno al Consiglio Regionale? Rinunci sì? rinunci no?".

I rappresentanti in passerella dovranno semplicemente scrivere: "Rinuncio sì" facendolo seguire dalla firma, oppure rinuncio no" seguito dalla firma. E di seguito l’elenco degli interessati e cioè: Vincenzo Bizzarro, Antonio Chieffo, Salvatore Ciocca, Lucio De Bernardo, Paolo Di Laura Frattura, Filoteo di Sandro, Angelo Michele Iorio, Danilo Leva, Filippo Monaco, Carmelo Parpiglia, Michele Petraroia, Massimo Romano, Michele Scasserra, Cosmo Tedeschi, Luigi Velardi, Nicola Cavaliere, Gennaro Chierchia, Antonio D’Aimmo, Felice Di Donato, Cristiano Di Pietro, Angiolina Fusco Perrella, Domenico Izzi, Franco Giorgio Marinelli, Vincenzo Niro, Mario Pietracupa, Nicola Eugenio Romagnuolo, Giuseppe Sabusco, Riccardo Tamburro, Francesco Totaro, Gianfranco Vitagliano.

Il banchetto sarà posto all’ingresso del Consiglio Regionale a partire dalle ore 9.00 del giorno 13 ottobre, sperando che nessuno vorrà utilizzare altre entrate sconosciute al sottoscritto, fotografie e filmati riprenderanno l’atteso evento. Arrivederci a sabato prossimo.

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