"Siamo i precari dei precari, perché abbiamo lavorato a tempo determinato e adesso ci ritroviamo senza un futuro. Siamo tutte donne over 40, con nuclei monoparentali, con figli a carico e qualcuna di noi si trova a combattere anche con la disabilità dei propri ragazzi.
Quella che sembrava una "manna caduta dal cielo" si è presentata ad oggi come una vera e propria mannaia lanciata sulle nostre teste! Siamo precari a tempo pieno, svolgiamo regolari turni di lavoro, l’Asrem ci ha finanche integrati dopo un bando interno, nel frequentare un corso da Oss, ma i nostri contratti dopo due rinnovi da 8 mesi non ci permettono di continuare a lavorare. L’Asrem ci rimanda a casa con la giustificazione di dover risparmiare, ci sostituisce invece con altre nuove unità ancora da formare, senza tra l’altro osservare lo scorrimento di una graduatoria triennale, così come invece previsto per legge".
Gli Ausiliari Sanitari Specializzati, assunti a tempo determinato presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso e Termoli, con contratti 8 + 8 mesi, hanno presentato ricorso contro l’Asrem, la Provincia di Campobasso e i Centri per L’Impiego Locali, presso il Tar Molise, circa il dispendio di risorse finanziarie pubbliche e denunciato alcuni elementi di illegittimità che si presentano puntualmente ad ogni bando, atto a stilare graduatorie, come accaduto anche per l’ultima inerente l’assunzione di nr 13 Ausiliari, presso l’ufficio di Collocamento dei vari presidi Regionali.
Questi bandi ricoprono un carattere del tutto sostitutivo e non attuati per la copertura di nuovi posti di lavoro. Una rotazione convulsa che avviene anche due volte in un anno, che non risolve i problemi dei lavoratori e tantomeno quelli dell’Asrem, la quale giustifica paradossalmente "tali manovre" necessarie ai fini di una mirata economizzazione, vista l’attuale impossibilità di assunzioni a tempo indeterminato.
E così, i lavoratori vengono reclutati tramite gli uffici del Lavoro per poi firmare contratti che al loro scadere, non solo li riportano in una piena situazione di disperazione lavorativa (vista anche l’età non proprio agevolante per ricominciare ad entrare nel mondo del lavoro), ma che addirittura azzerano completamente tutti gli anni maturati presso gli uffici di Collocamento, Un errore grave, perché in realtà per economizzare davvero, basterebbe prorogare i nostri contratti fino a 36 mesi con un risparmio consistente sia economico che organizzativo.
Un risparmio che andrebbe a toccare proprio le tasche dell’Asrem, che per ogni graduatoria deve comunque organizzare e remunerare le varie commissioni di selezione e ovviamente "sborsare" tutti i costi di inserimento dei nuovi assunti. Un inutile ed ulteriore spreco di denaro pubblico che ricorre ad ogni nuovo bando che butta i neo assunti nel carrozzone della disoccupazione.
Il Tar, si esprimerà in giudizio il giorno 11 Ottobre prossimo alle ore 9:30. Le ricorrenti saranno sostenute dall’Avv.to Costantino D'Angelo, e colgono l’occasione per invitare tutti gli gli organi di informazione a partecipare, nella speranza che la loro voce non rimanga inascoltata. Vi preghiamo di dare la massima diffusione del nostro stato di grave disagio lavorativo, così come già fatto per i lavoratori di altre grandi aziende locali, che in questi giorni hanno riempito le pagine di cronaca , con la speranza di non essere considerati lavoratori di serie "B".
Gli Ausiliari Sanitari Specializzati, assunti a tempo determinato presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso e Termoli, con contratti 8 + 8 mesi, hanno presentato ricorso contro l’Asrem, la Provincia di Campobasso e i Centri per L’Impiego Locali, presso il Tar Molise, circa il dispendio di risorse finanziarie pubbliche e denunciato alcuni elementi di illegittimità che si presentano puntualmente ad ogni bando, atto a stilare graduatorie, come accaduto anche per l’ultima inerente l’assunzione di nr 13 Ausiliari, presso l’ufficio di Collocamento dei vari presidi Regionali.
Questi bandi ricoprono un carattere del tutto sostitutivo e non attuati per la copertura di nuovi posti di lavoro. Una rotazione convulsa che avviene anche due volte in un anno, che non risolve i problemi dei lavoratori e tantomeno quelli dell’Asrem, la quale giustifica paradossalmente "tali manovre" necessarie ai fini di una mirata economizzazione, vista l’attuale impossibilità di assunzioni a tempo indeterminato.
E così, i lavoratori vengono reclutati tramite gli uffici del Lavoro per poi firmare contratti che al loro scadere, non solo li riportano in una piena situazione di disperazione lavorativa (vista anche l’età non proprio agevolante per ricominciare ad entrare nel mondo del lavoro), ma che addirittura azzerano completamente tutti gli anni maturati presso gli uffici di Collocamento, Un errore grave, perché in realtà per economizzare davvero, basterebbe prorogare i nostri contratti fino a 36 mesi con un risparmio consistente sia economico che organizzativo.
Un risparmio che andrebbe a toccare proprio le tasche dell’Asrem, che per ogni graduatoria deve comunque organizzare e remunerare le varie commissioni di selezione e ovviamente "sborsare" tutti i costi di inserimento dei nuovi assunti. Un inutile ed ulteriore spreco di denaro pubblico che ricorre ad ogni nuovo bando che butta i neo assunti nel carrozzone della disoccupazione.
Il Tar, si esprimerà in giudizio il giorno 11 Ottobre prossimo alle ore 9:30. Le ricorrenti saranno sostenute dall’Avv.to Costantino D'Angelo, e colgono l’occasione per invitare tutti gli gli organi di informazione a partecipare, nella speranza che la loro voce non rimanga inascoltata. Vi preghiamo di dare la massima diffusione del nostro stato di grave disagio lavorativo, così come già fatto per i lavoratori di altre grandi aziende locali, che in questi giorni hanno riempito le pagine di cronaca , con la speranza di non essere considerati lavoratori di serie "B".
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