Riduzione dei consiglieri regionali, tagli dei costi della politica e riordino di province ed enti locali. Si proceda con urgenza, efficacia e concretezza !
Per eleggere 20 consiglieri regionali alla prossima tornata bisogna seguire le indicazioni del Ministero degli Interni. Prima si modifica lo Statuto e quindi si approva la legge elettorale. In tre mesi, se c'è buon senso e una concreta volontà di azione, si può concludere l'iter e tagliare di un terzo i costi del Consiglio Regionale. Per i cittadini non possono che determinarsi benefici e nessuno schieramento politico verrebbe danneggiato perchè in caso di conferma dell'annullamento delle elezioni si tornerebbe comunque a votare in primavera. Quindi chi solleva dubbi e ostruisce questo percorso, in buona o cattiva fede, mira a impedire la riduzione del numero dei consiglieri.
Ed è per questo che concordo con l'iniziativa assunta da diverse associazioni civiche che intendono premere sul Governo per far adottare un provvedimento ad hoc per il Molise che aiuti a superare queste barriere conservatrici. Sul riordino delle province e del sistema delle autonomie locali, ci sono scadenze impellenti che obbligano i comuni ad associare la gestione dei servizi, che sciolgono le comunità montane e ritengono superati gli attuali assetti provinciali. Anche su questo tema si registrano tentativi di rinnvio sine-die confondendo le impugnative legali con i disegni di riassetto amministrativi.
Martedì 25 alle 17.30 si terrà un confronto presso il Saloncino del Consiglio Regionale in Via XXIV Maggio,131 per trattare questa materia insieme a diversi componenti della Conferenza delle Autonomie Locali, all'Anci, all'Uprom, ad un docente di diritto costituzionale della nostra Università, al segretario generale Cgil e dell'Assessore Antonio Chieffo. L'obiettivo è quello di aprire una riflessione per accorpare, sopprimere e superare Enti Sub-Regionali, Istituti, Consorzi, Agenzie, Comunità Montane e per approntare un nuovo modello amministrativo incardinato su 17 Unioni dei Comuni a cui delegare funzioni, poteri, personale e risorse finanziarie.
Semplificare, sburocratizzare, riordinare gli enti e avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione, risparmiando fondi pubblici e riducendo l'area grigia che ruota intorno alla politica. Si proceda in questa direzione !
Ed è per questo che concordo con l'iniziativa assunta da diverse associazioni civiche che intendono premere sul Governo per far adottare un provvedimento ad hoc per il Molise che aiuti a superare queste barriere conservatrici. Sul riordino delle province e del sistema delle autonomie locali, ci sono scadenze impellenti che obbligano i comuni ad associare la gestione dei servizi, che sciolgono le comunità montane e ritengono superati gli attuali assetti provinciali. Anche su questo tema si registrano tentativi di rinnvio sine-die confondendo le impugnative legali con i disegni di riassetto amministrativi.
Martedì 25 alle 17.30 si terrà un confronto presso il Saloncino del Consiglio Regionale in Via XXIV Maggio,131 per trattare questa materia insieme a diversi componenti della Conferenza delle Autonomie Locali, all'Anci, all'Uprom, ad un docente di diritto costituzionale della nostra Università, al segretario generale Cgil e dell'Assessore Antonio Chieffo. L'obiettivo è quello di aprire una riflessione per accorpare, sopprimere e superare Enti Sub-Regionali, Istituti, Consorzi, Agenzie, Comunità Montane e per approntare un nuovo modello amministrativo incardinato su 17 Unioni dei Comuni a cui delegare funzioni, poteri, personale e risorse finanziarie.
Semplificare, sburocratizzare, riordinare gli enti e avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione, risparmiando fondi pubblici e riducendo l'area grigia che ruota intorno alla politica. Si proceda in questa direzione !
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