martedì 4 settembre 2012

Querelle ATM - Regione, tra i due litiganti .. il terzo ci rimette

Cristiano Di Pietro e Parpiglia presentano un'interrogazione a Velardi: "Subito gli arretrati ai dipendenti e, se è il caso, revoca della concessione per gravi inadempienze".







Sembra il gioco dello scarica barile quello che si sta verificando intorno alla questione dell’ATM. Da una parte ci sono i vertici dell'azienda, che da mesi accusano la Regione di ritardi nei rimborsi per gli investimenti operati, causa dell’indebitamento nei confronti del sistema bancario.

Dall'altra c'è l'assessore regionale ai trasporti Velardi, il quale dal canto suo sostiene,  che la Regione sarebbe in regola con gli adempimenti contrattuali anzi, addirittura in anticipo sui mandati dell’anno corrente.

Nel mezzo, come al solito, ci sono i lavoratori che stanno ancora aspettando  lo stipendio di luglio e la quattordicesima mensilità e che, stando a quanto dichiarato da alcuni di essi in una lettera, in risposta alle più che lecite proteste per i ritardi nella retribuzione e per le inefficienze logistico-organizzative della dirigenza, sono sottoposti a ritorsioni e minacce di licenziamento da parte dell’azienda.

Oltre ai lavoratori, a rimetterci in tutta questa faccenda, ci sono poi i numerosi pendolari molisani che ogni giorno si scontrano con gravi disservizi.

E pensare che solo pochi mesi orsono, il Presidente della Giunta e l'assessore ai trasporti Velardi salutavano con entusiasmo e soddisfazione la fusione di  Sati e Larivera. La neonata società ATM avrebbe dovuto, infatti, portare a una razionalizzazione del trasporto pubblico locale, conservando qualità del servizio e posti di lavoro. È evidente che qualcosa non ha funzionato.

E così, mentre la disputa tra l’azienda e la Regione Molise continua, i consiglieri regionali dell'Italia dei Valori Cristiano Di Pietro e Carmelo Parpiglia, dopo aver incontrato alcuni dipendenti dell'ATM, hanno chiesto conto della situazione all'assessore ai trasporti.

I due esponenti Idv hanno infatti presentato un’interrogazione a Velardi per sollecitare l’immediato il pagamento degli arretrati ai dipendenti e per chiedere se non sia il caso di prendere in considerazione la possibilità, prevista da una legge regionale, di provvedere alla revoca della concessione per le gravi inadempienze rispetto al contratto di servizio.

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