giovedì 20 settembre 2012

Legacoop Molise: Ci sarà ancora un welfare per il Molise?

A rischio i servizi per disabili, minori e anziani e la perdita di oltre 1000 posti di lavoro nei soli servizi domiciliari e semiresidenziali.




Legacoop Molise comunica che il giorno 26 settembre, presso la sede in via Mazzini 129/a, si terrà una assemblea delle Cooperative sociali aderenti per fare il punto sulla situazione delle politiche sociali in Molise ed in particolare sulla preoccupante incertezza circa il finanziamento dei servizi e la loro prosecuzione nel’anno 2013. Legacoop ha più volte segnalato, insieme a Confcooperative ed AGCI, l’anomalia tutta Molisana della scarsità di risorse economiche Regionali destinate al welfare, del prezzo di affidamento dei servizi al di sotto del minimo contrattuale, dei ritardi nei pagamenti da parte degli Enti Locali e della Asrem.

Sono almeno tre anni che unitariamente il movimento cooperativo Molisano chiede l’apertura di un tavolo di confronto sui temi del finanziamento dei servizi sociali, della legalità delle procedure di affidamento sottocosto, della tutela dei lavoratori e della qualità dei servizi. "Tutti questi nodi sono arrivati al pettine, ha dichiarato il Presidente Giovanni Cefalogli, ad oggi la scarsità di risorse 2012 ha già portato alla chiusura e/o al ridimensionamento di diversi servizi e le incertezze che gravano sul 2013 evidenziano il concreto rischio di un crollo totale del’intero sistema del welfare Molisano.

Siamo a tre mesi dal’inizio del nuovo anno e ancora non sappiamo quali saranno le risorse economiche assegnate, non sappiamo se esisteranno ancora i piani sociali di zona e da quale modello organizzativo saranno eventualmente sostituiti. Sappiamo però con certezza che molti servizi affidati ad un prezzo inferiore a quanto previsto nelle tabelle Ministeriali sul costo del lavoro, anche ad eventuale parità di risorse, dal gennaio 2013 non potranno più essere gestiti a causa dell’aumento del costo del lavoro conseguente ai rinnovi contrattuali e ad alcune norme della legge Fornero.

Si tratta di una prospettiva devastante sul piano economico e sociale, soprattutto per i soggetti più deboli come minori, disabili e anziani che non avranno più servizi essenziali come l’assistenza domiciliare, i centri diurni, le attività di inserimento sociale, la prevenzione del disagio e della devianza minorile. Purtroppo non si tratta di allarmismo, ha proseguito Cefalogli, già si intravedono i primi drammatici effetti, solo per fare alcuni esempi: in questi ultimi mesi sono stati sospesi o ridimensionati, per mancanza di fondi, diversi servizi di assistenza domiciliare ad anziani e disabili, alcuni Piani Sociali per questo anno scolastico non potranno assicurare i servizi pre e post scuola per minori, è a rischio il servizio Regionale di Assistenza Domiciliare Alzheimer.

Sono stati già persi circa 50 posti di lavoro e altri 40 sono a rischio immediato nel servizio di Assistenza Domiciliare Alzheimer che, pur nelle difficoltà economiche, è stato uno dei fiori all’occhiello del welfare molisano. Tutto accade nel silenzio e nella indifferenza generale! Immaginate cosa sarebbe successo se fosse stata chiusa una qualche unità produttiva con la perdita di altrettanti posti di lavoro??
 
Anche se Insieme a Confcooperative e AGCI abbiamo già chiesto un incontro al Presidente della Giunta Regionale e siamo in attesa di una convocazione, vorrei sottolineare come la gravità del problema non può essere ristretta alla sola responsabilità del Governo Regionale, che pure ha fatto degli sforzi apprezzabili per compensare la riduzione dei trasferimenti nazionali, ma è un problema che riguarda tutte le forze politiche e sociali.

Noi pensiamo che occorre una assunzione di responsabilità collettiva per riqualificare le politiche di bilancio in favore del welfare, si tratta di fare scelte impegnative e condivise per compensare i mancati trasferimenti statali con risorse Regionali adeguate, nella consapevolezza che il ritorno occupazionale e sociale della spesa per il welfare è maggiore dell’investimento in qualunque altro settore".
 
L’assemblea delle cooperative sociali di Legacoop convocata per il 26 settembre serve appunto per definire, sulla scorta delle linee generali di intervento già concordate con Confcooperative e AGCI, una piattaforma unitaria da sottoporre a tutte le forze politiche e sociali del Molise.

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