mercoledì 18 luglio 2012

Danni causati al patrimonio culturale molisano dalla nevicata del febbraio 2012

Danni causati al patrimonio culturale molisano dalla nevicata del febbraio 2012 e adempimenti tesi alla messa in sicurezza delle aree archeologiche interessate. Nota prot. n. 178/2012 del 12.07.2012 sull’esclusione della Regione Molise dal finanziamento per 406 milioni di euro sui Poli Museali Nazionali Meridionali e sulla valorizzazione dei beni culturali delle regioni del Mezzogiorno. Sollecito.






Con nota MBAC-DR-MOL del 07.03.2012 prot. n. 001140 Cl. 34.3401/55, il Ministero dei Beni Culturali ha segnalato al Presidente della regione Molise i danni arrecati al patrimonio archeologico, museale, architettonico e storico-artistico regionale, dalle eccezionali nevicate di febbraio 2012 per un ammontare di 1.800.000,00 euro.

In particolare si sono registrati danni nell’antica Abbazia di san Vincenzo al Volturno in un sito di incomparabile valore storico per un milione di euro, 300 mila euro per l’area archeologica Civitelli di Campochiaro, 175 mila euro per Saepinum-Altilia, 130 mila euro per i siti di Larino e somme minori per Campobasso, Isernia e Pietrabbondante.

Prendo atto con rammarico che dal 7 marzo 2012 non c’è stato alcun riscontro della Regione all’istanza del Ministero dei Beni Culturali ed esprimo preoccupazione per i rischi a cui sono esposte aree archeologiche straordinarie che meritano di essere tutelate e valorizzate.

A tal proposito, colgo l’occasione per sollecitare i Ministeri dei Beni Culturali e della Coesione Territoriale a riscontrare l’allegata nota del 12.07.2012, circa la momentanea esclusione del Molise dal riparto di 406 milioni di euro sui Poli Museali Nazionali Meridionali deliberati dal CIPE nella seduta del 23 marzo 2012.

Tra mancati interventi di salvaguardia del patrimonio archeologico regionale a seguito della nevicata del febbraio scorso per carenza di fondi regionali, ingiuste esclusioni ministeriali che penalizzano ed umiliano il Molise e riprogrammazione dei fondi FAS regionali sull’Asse “Cultura” non concordati né col Ministero competente e né in sede di Commissione Consiliare, rischiamo di mettere a repentaglio i nostri siti più importanti senza che per gli stessi ci sia un giusto percorso di valorizzazione, fruibilità e attivazione di quelle interessanti ricadute sociali, economiche ed occupazionali, assolutamente indispensabili per un territorio che deve reindividuare un modello di sviluppo che esalti le proprie potenzialità.

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