sabato 2 giugno 2012

Scarabeo: Venafro, un atto d’amore, non solo la mia città

Ho sempre mostrato indifferenza ai numerosi ed indefiniti attacchi mediatici ricevuti ma, oggi, è giunto il momento di dare una risposta a tutti coloro che hanno mostrato fiducia e confidato nella mia persona e nel mio operato.









Tutti quelli che mi conoscono sanno bene che non ho mai cavalcato l’onda della politica per vivere ma ho sempre vissuto per la politica, difatti, la mia partecipazione come strumento di governo della comunità, mi ha portato a scegliere sempre la trasparenza e la legalità.
Al centro del mio costante e profuso impegno politico non ci sono mai stati, e mai ci saranno, interessi personali o affari di gruppi di potere ma, unicamente, i fondamentali ed imprescindibili bisogni della nostra collettività.

Solo partendo dai diritti fondamentali, dalle responsabilità di ciascuno e perseguendo obiettivi di rinascita, è possibile accompagnare la nostra comunità verso il superamento delle difficoltà, delle paure e dei disagi che oggi ci coinvolgono.

Per troppi anni si è vissuti nella “normale” amministrazione, senza uno sguardo complessivo, senza un obiettivo ambizioso, senza interrogarsi sul bene comune ma avendo, quale unica prerogativa, il mantenere l’esistente e, tra l’altro, non sempre bene.
Stiamo pagando un inaccettabile regresso ed il mio costante impegno è quello di porgere concrete risposte a Voi cittadini, offrire nuove occasioni di sviluppo e tutela sociale, affinché possiamo liberarci dall’isolamento politico, sociale e culturale nel quale sembra inevitabilmente essere caduti.

La nostra terra, ricca di bellezze, storia ,cultura, di una collettività tenace e generosa, non può essere lasciata in balia di se stessa per non avere il coraggio di dire basta ad anni di pessimo governo, di grossolani errori ed occasioni mancate. E’ giunta l’ora di camminare insieme per un riscatto comune e, soprattutto, per il trionfo dell’etica e della correttezza nella gestione amministrativa, mediante scelte limpide e ad appannaggio esclusivo del nostro Paese.

Ho cercato sempre di esprimere e praticare una politica nuova quella che tenacemente, in un ascolto costante con ogni singolo cittadino, conquistasse la vittoria di tutti nel vivere degnamente e ben rappresentati. Ho lavorato duramente per trovare piani di sviluppo consoni alle esigenze della nostra collettività, investimenti mirati e tesi ad una occupazione stabile e di alta qualità.
Non ho mai messo al primo posto la “poltrona” difatti, al sol scopo di portare avanti principi di lealtà, coerenza e trasparenza, ho dovuto combattere e scontrarmi con le grandi potenze politiche, incurante degli effetti negativi che, ciò, avrebbe potuto portarmi.

La mia passione e volontà nel continuare in questa dura lotta sono state l’ostacolo più insormontabile per tutti coloro che, inermi ed inerti, non hanno saputo in alcun modo emergere positivamente nella società né hanno saputo conquistarsi stima e rispetto tra la gente.
Si, proprio loro hanno perso tempo prezioso della loro esistenza per porre in essere delle vere e proprie azioni persecutorie nei miei confronti attraverso pretestuose quanto ridicole battaglie mediatiche.

Ebbene, l’unico scopo raggiunto da tali soggetti non è stato altro che quello di sottacere i loro risentimenti personali e di dare ancora più lustro e prestigio al mio operato.

E’ palese, infatti, che le numerose denunce e gli indefiniti attacchi sui social network, sui blog e sui diversi siti di informazione sono risultati sempre privi di pregio tanto da essermi difeso alacremente nelle sedi opportune.

Non ho mai ritenuto utile, per non scendere ai loro livelli, rispondere pubblicamente a codeste provocazioni ed azioni di “ mobbing mediatico”, sebbene le abbia sempre denunciate alle competenti autorità.

Non è un caso, infatti, che alcuni dei noti millantatori, ad oggi, hanno procedimenti penali pendenti dinanzi al Giudice di Pace di Campobasso e di Venafro, al Tribunale di Isernia e di Cassino nonché varie condanne per i diversi reati commessi nei confronti del sottoscritto, soprattutto per diffamazione.

Non ritengo opportuno, amici, contestare ogni singolo attacco perché lascia il tempo che trova ma, concedetemi, di difendere il mio amore per la città di Venafro e delle bellezze che essa ci offre, come la Villa Comunale.

Il risanamento di tale spazio verde non è altro che un esempio lampante del mio attaccamento alla nostra terra, del mio crederci e del mio fare positivo, lontano da ogni speculazione. Ebbene, come molti sanno, il risanamento della Villa di Venafro sta avvenendo attraverso investimenti assolutamente privati senza alcun contributo pubblico.

Il noto millantatore, anziché perder tempo a trovare inesistenti irregolarità avrebbe potuto, visto che tanto esalta il suo amore per la città di Venafro e la sua aulica professionalità in merito, accorciarsi le maniche ed adoperarsi per la manutenzione di tale area.

La circostanza che l’Ufficio Tecnico Comunale, la Sovrintendenza, i Vigili Urbani, l’ufficio esazione diritti sulla pubblicità, la Commissione Regionale sul Paesaggio nulla, fin’ora, hanno obiettato sulla legittimità ed efficienza dei lavori di manutenzione, rende superflua ogni ulteriore risposta.

Potrei concludere: “ da che pulpito viene la predica”. Ebbene si, le contestazioni mosse potrebbero venire da qualsiasi altra persona, non certamente da colui il quale risulti, ad oggi, indagato per la nota questione del Castello di Venafro, altro patrimonio ineludibile della nostra città.

Tra qualche giorno, dinanzi al GIP di Isernia, certamente dovrà dimostrare, di essere stato tratto in inganno da chissà chi nella realizzazione dei lavori di restauro del nostro Castello.

Cari cittadini, concludo chiedendovi scusa per un simile sfogo ma, dopo i numerosi attacchi mediatici e dopo un lungo silenzio, ho avvertito l’esigenza, per una correttezza professionale e per rispetto a tutti coloro che hanno creduto in me, di esternarvi il mio pensiero a cui, però, non faranno seguito altri commenti e/o obiezioni.

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