giovedì 14 giugno 2012

Passera dice no a Dr Motor: Non ha le risorse per Termini Imerese

Il ministro dello Sviluppo economico chiude la porta a Di Risio e annuncia la ricerca di un'alternativa per il dopo-Fiat: "Non possiamo aspettare che passino i tempi della cassa integrazione". Il sindaco Burrafato: "Subito un vertice col governo nazionale".





Il governo scarica l'ipotesi Dr Motor per il dopo-Fiat a Termini Imerese. Intervenendo davanti alla commissione Industria del Senato, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha detto: "Ho preteso di andare a vedere se chi aveva preso l'incarico di sviluppare Termini Imerese avesse trovato le risorse per fare la sua parte nell'investimento, e nei termini previsti Dr Motor non ci ha dimostrato di avere le risorse per rispettare un accordo che aveva controfirmato".

"Certo non possiamo aspettare che passino i tempi della cassa integrazione - ha concluso il ministro - perciò, a rischio di farci male, ci siamo detti di andare a cercare un'alternativa".

Dopo il definitivo no a Di Risio, il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, invoca "chiarezza" e chiede la convocazione immediata di una riunione al ministero dello Sviluppo economico, "ponendo due questioni indispensabili: la Fiat non può ritenersi disimpegnata se prima non si arriva a una soluzione per il rilancio del polo industriale di Termini Imerese, e poi servono garanzie per i 640 esodati e sulla cassa integrazione anche per il 2013".

Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario della Uil Sicilia, Claudio Barone: "Bisogna immediatamente convocare un nuovo incontro con il governo nazionale e con Invitalia per il futuro di Termini Imerese. Il progetto di Dr Motor, come ha detto lo stesso ministro Passera, sembra ormai bruciato. E la cassa integrazione non durerà in eterno. Serve quindi individuare subito soluzioni alternative a Dr Motor, anche fuori dal settore auto".

Per Sergio D'Antoni, responsabile delle politiche del Pd sul territorio, "su Termini Imerese il ministro Passera non può limitarsi alla registrazione dell'esistente. Dire che Dr Motor non offre sufficienti garanzie significa affermare qualcosa che è da mesi sotto gli occhi di tutti. Troppo tempo è stato sprecato in fiumi di parole più o meno inutili. Ora il governo deve impegnarsi subito a cercare un'alternativa vera, concreta, affidabile per lo stabilimento siciliano".

Il Pdl, invece, attacca Invitalia. "La vicenda che si è creata intorno allo stabilimento siciliano - dice Salvino Caputo, presidente della commissione Attività produttive dell'Ars - è la causa della scelta irresponsabile di Invitalia che ha individuato una società che non aveva le condizioni di gestire l'ex stabilimento Fiat siciliano. Occorrerà accertare la responsabilità di Invitalia e del suo amministratore delegato, Domenico Arcuri, che ha scelto una società che non può avviare la produzione e soprattutto che non è in grado di tutelare i livelli occupazionali. Invitalia ha fatto perdere tempo e la sua scelta sta determinando il rischio per i lavoratori dell'ex Fiat siciliana e dell'indotto".



Repubblica.it

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