venerdì 22 giugno 2012

Assemblea PD, Fanelli raccoglie l'invito

In occasione dell’assemblea del Partito Democratico organizzata ieri sera, è stata ufficializzato l’ingresso nella segreteria del partito di Micaela Fanelli.











Il sindaco di Riccia Micaela Fanella, capogruppo di centrosinistra alla Provincia di Campobasso e membro dell’Ufficio di presidenza nazionale Anci ha espresso queste considerazioni a margine dell'assemblea del PD: “Entro con spirito di rinnovamento completo”, ha affermato: “Oggi i  partiti hanno dato talmente tante prove pessime da diventare il luogo ultimo al quale i cittadini guardano per sentirsi rappresentati. Per ridare fiducia bisogna essere capaci di lavorare su temi veri e azzerando i privilegi di cui godono. Ad esempio, dicendo chiaramente: basta al finanziamento pubblico, si all’ingresso delle donne e dei giovani – che con forza ho chiesto fosse lo spirito di questa fase - e alla pratica quotidiana e testarda dell’onestà! Solo così ha senso un impegno nel luogo della rappresentanza per antonomasia, secondo i principi dettati dalla nostra Costituzione”. 

“Per cui – prosegue Fanelli - il nostro PD regionale e nazionale o diventa soggetto che si rinnova e svolge iniziative attive, di merito e di giustizia, o è destinato, esattamente come gli altri partiti, a implodere: amministratori come me, cittadini, attivisti, ricercheranno altrove gli spazi dell’impegno verso la comunità. O peggio, cresceranno gli spazi dell’antipolitica nichilista. Perché questo non accada, per alimentare la  democrazia positiva, egalitaria e solidale, per superare la fortissima crisi, per raccogliere la sfida a ricostruire il Molise dalle macerie, per rilanciare le lotte del lavoro e del sociale, per contribuire a un partito dal profilo più ampio e europeo, per lavorare all’unità del centrosinistra (oggi direi con più necessità ancora di “sinistra”!) e vincere ho raccolto l’invito a far parte della Segreteria regionale. Ora bisogna lavorare, duramente e seriamente, con un approccio radicalmente diverso. Per dirla con Pietro Ingrao e il titolo del suo ultimo libro: “Indignarsi non basta!”. 

Conclude, citando le parole del grande vecchio: “Bisogna costruire una relazione condivisa, attiva. E’ rischioso che i sentimenti dell’indignazione e della speranza restino, come tali, inefficaci, in mancanza di una lettura del mondo e di una adeguata pratica politica che dia loro corpo. Che l’indignazione possa supplire alla politica e, in primo luogo, alla creazione delle sue forme efficaci è illusorio”. Da questa necessità di costruire, cambiare, guardare al futuro e cercare con tenacia e non senza sacrifici l’unità, nasce l’adesione. Speriamo di riuscirci!”.

U.S.

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