giovedì 17 maggio 2012

Crisi: Classe dirigente Italia ha una età media di 59 anni, è la più vecchia in UE

Sangiorgio (Giovani Coldiretti): andranno in pensione prima di sconfiggere la crisi.









La classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione ha una età media di 59 anni, la piu’ alta tra tutti i Paesi Europei. E’ quanto emerge dal primo report sull’età media della classe dirigente italiana nel tempo della crisi, presentato nel corso dell’Assemblea dei giovani della Coldiretti e realizzato in collaborazione con l’Università della Calabria. “La maggioranza della classe dirigente attuale andrà probabilmente in pensione prima che la crisi sia superata, anche se si tiene conto della riforma del Ministro del Lavoro Elsa Fornero”, ha ironizzato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel sottolineare che “ la disoccupazione giovanile record non è solo un problema familiare e sociale, ma provoca anche un invecchiamento della classe dirigente italiana che deve affrontare la crisi con il Paese che sta rinunciando a energie e risorse fondamentali per la crescita”.

A conquistare il triste primato dell’anzianità nel momento economicamente piu’ difficile per l’Italia dal dopoguerra sono - sottolinea la Coldiretti - le banche che hanno una età media degli amministratori delegati e dei presidenti di circa 67 anni, pari addirittura a quella dei Vescovi italiani in carica.

Nelle Istituzioni, tra i parlamentari l’età media dei senatori è di 57 anni e quella dei deputati 54. Ancora più alta è l’età media dei ministri del Governo guidato da Mario Monti: 64 anni. Nelle ultime 3 legislature sono stati eletti soltanto 2 under 30 su circa 2500 deputati, anche se il peso dei 25-29enni è pari a circa il 28 per cento della popolazione eleggibile (con più di 25 anni). Attualmente - precisa la Coldiretti - solo un deputato su 630 ha meno di 30 anni e appena 47 sono quelli under 40 mentre quelli over 60 anni sono 157. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha 69 anni e i ministri più giovani, Renato Balduzzi e Filippo Patroni Griffi, hanno 57 anni. In Gran Bretagna David Cameron è diventato primo ministro a 43 anni, Tony Blair a 44, John Major a 47 e Gordon Brown a solo poco più di 50.

Il problema della burocrazia è forse quello che piu’ colpisce cittadini e imprese che lamentano spesso la disattenzione nei confronti delle nuove tecnologie che potrebbero portare piu’ efficienza o snellimento delle procedure. Forse non è un caso che - sostiene la Coldiretti - l’età media dei direttori generali della pubblica amministrazione è di 57 annimentre, se si guarda alle aziende partecipate statali, l’età media - precisa la Coldiretti - sale a ben 61 anni. La situazione migliora nelle imprese private, anche se rimane drammatico il confronto con l’estero: l’età media degli amministratori delegati delle aziende quotate in Borsa a Milano è di 53 anni.

A preoccupare particolarmente - continua la Coldiretti - è il mondo della formazione con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i più anziani del mondo industrializzato. Un quarto dei professori che ha più di 60 anni contro poco più del 10 per cento in Francia e Spagna e l’8 per cento in Gran Bretagna. Sono solo 3 su 16 mila circa i professori ordinari con meno di 35 anni e appena 78 quelli under 40, pari ad un peso dello 0,5 per cento.

I segretari regionali dei principali sindacati dei lavoratori hanno in media 57 anni, età solo leggermente inferiore a quella dei presidenti regionali delle organizzazioni di rappresentanza dell’industria e del commercio che è di 59 anni mentre nell’agricoltura, in Coldiretti, l’età media dei presidenti regionali è di 47 anni.

“Ad essere vecchie ed anche poche sono soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi”, ha sostenuto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si cerca di riproporre modelli di sviluppo fondati sulla finanza e sulle economie di scala che hanno già fallito altrove e che non hanno nulla a che fare con le peculiarità del Paese”. L’Italia - ha concluso Marini - può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo".

ETA’ MEDIA DELLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA

ISTITUZIONI
   
Governo       64

Senato         57

Camera        54

BANCHE        67

PROFESSORI UNIVERSITARI       63

DIRETTORI GENERALI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE       57

DIRIGENTI PARTECIPATE STATALI         61

MANAGER AZIENDE QUOTATE IN BORSA         53

RAPPRESENZANZE IMPRESE INDUSTRIA E COMMERCIO         59

COLDIRETTI        47

SINDACATI DEI LAVORATORI          57

VESCOVI CHIESA CATTOLICA         67

MEDIA GENERALE        59

Fonte: Elaborazioni Coldiretti/Università Calabria

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