venerdì 4 maggio 2012

Ciocca-Macoretta, la legge 30 è incostituzionale


In una nota congiunta Salvatore Ciocca e Nicola Macoretta esprimono il loro disappunto sull'approvazione della legge 30, approvata in I Commissione.











La proposta di legge numero 30, passata con i soli voti della maggioranza in Prima Commissione, è stata immediatamente calendarizzata all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale che si terrà martedì 8 maggio e che avrebbe dovuto essere dedicato – con un dibattito monotematico – alla situazione drammatica che vive il tessuto economico regionale, al lavoro che non c’è e alle troppe vertenze aperte e mai risolte in regione. 
E’ a tutti evidente l’ennesima forzatura politica, in barba a prassi e tempistica, per consentire l’approvazione veloce della legge vergogna dal titolo altisonante: “Ulteriori misure urgenti per l’adeguamento amministrativo-istituzionale dell’Ordinamento regionale”.
Un sì veloce, ecco quello che serve alla maggioranza Iorio. Prima, però, del 17 maggio, giorno in cui il Tar Molise deciderà in merito al ricorso elettorale proposto dal centrosinistra. 
E anche se l’argomento è stato abilmente occultato in fondo all’ordine del giorno dei lavori, è facile prevedere che sarà anticipato con la solita prassi dell’inversione dell’odg.
La maggioranza freme, ha fretta di tutelarsi prima di un possibile annullamento del voto dell’ottobre scorso. Ha scovato il modo per avere, in violazione delle norme costituzionali, altri 8 mesi di tempo. Per salvare poltrone, stipendio e fare campagna elettorale in tranquillità.
Questo atteggiamento furbesco consentirà, nei fatti, l’approvazione di una legge truffaldina e anticostituzionale. Una legge vergogna che viene propinata ai molisani come l’unico modo per “tagliare i costi della politica”…. 
Non possiamo che rimarcare anche l’atteggiamento dei consiglieri proponenti, alcuni dei quali volti nuovi del Palazzo e quindi più “spendibili” sotto il profilo della credibilità politica. 
Dopo la legge beffa dell’Agenzia di Protezione Civile, dopo il tentativo di privatizzare la Sanità e quindi la salute dei cittadini, la Casta – avida fino al midollo -  vuole espropriarci persino del diritto alla partecipazione democratica.
Abbiamo il dovere di mobilitarci immediatamente per impedire che questa legge vergogna venga approvata. Per questo ci appelliamo a tutte le forze democratiche della regione: tutti insieme, per una grande mobilitazione unitaria, che dia sostegno alla legalità e rimarchi quella differenza sempre più evidente tra la politica che governa da undici anni solo ed esclusivamente i propri affari e una regione ormai allo stremo.

Salvatore Ciocca
Nicola Macoretta

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