martedì 8 maggio 2012

Boom di Grillini e Orlando, Verona a Tosi, crollo Pdl, Genova e Parma al centrosinistra

Il primo cittadino di Verona: “Continuerò a fare il sindaco per altri 5 anni nonostante qualcuno pensava non andasse così”. Stando a proiezioni e dati provvisori, a Palermo il ballottaggio sarà tra Orlando e Ferrandelli. A Genova Doria in vantaggio, in bilico per evitare il secondo turno. A Parma sfida Bernazzoli–Pizzarotti. Grillini al 10% su scala nazionale.




Pronostici rispettati, ma anche tante sorprese dopo la tornata del voto delle amministrative che ha coinvolto circa mille comuni italiani, tra i quali 26 comuni capoluogo. Nelle città capoluogo, dove le sfide erano più attese (e combattute) dati ormai definitivi che disegnano una nuova mappa delle giunte comunali: a Verona la netta affermazione di Flavio Tosi (Lega) riconfermato sindaco scaligero al primo turno. Orlando (Idv) e Doria (centrosinistra) sono in grande vantaggio rispettivamente a Palermo e Genova, dove si affermano con un buon risultato anche i ‘grillini’. Per l’ex sindaco del capoluogo siciliano si profila un ballottaggio con Fabrizio Ferrandelli, ex Idv, sostenuto da Pd e vincitore delle primarie del centrosinistra a Palermo. A Genova Marco Doria (Pd-Sel-Idv) potrebbe andare al ballottaggio: ad affrontarlo Enrico Musso, appoggiato da una lista civica o forse il candidato grillino, Paolo Putti. Proprio il movimento 5 stelle anche a Parma coglie una netta affermazione, con Federico Pizzarotti in pole per sfidare il candidato del centrosinistra Bernazzoli, ampiamente in testa nella città emiliana. Questo per le principali sfide.


A bocce ferme, quando anche i dati delle liste dei partiti saranno definitivi, almeno nelle realtà nelle quali si è votato, il movimento capeggiato da Beppe Grillo potrebbe avere un dato nazionale che punta decisamente al 10%. Chi sale e chi scende: tra questi ci sono sicuramente il Pdl e la Lega, (che però può consolarsi con il centro al primo turno di Tosi). Candidati esclusi dai ballottaggi, voti di lista ai minimi storici, i vertici pidiellini e del Carroccio tuttavia invitano alla cautela, ma registrano una netta sconfitta. La Lega in particolare ha pagato a caro prezzo la gestione allegra del partito, i diamanti, le false lauree e i conti della famiglia Bossi pagati con i soldi pubblici.

Da Palazzo Chigi intanto non trapela uno spiffero e un "no comment" formalizza la neutralità dell'esecutivo. "Per la natura di questo governo -riferiscono fonti di Palazzo Chigi- non si commentano gli andamenti delle elezioni amministrative".

VERONA - Dal Viminale dati che danno Flavio Tosi (Lega Nord e liste civiche) al 57,44%, con lo scrutinio ormai in fase di conclusione, con circa 50 sezioni mancanti. "Continuerò a fare il sindaco per altri 5 anni nonostante qualcuno pensava non andasse così. I sondaggi ci davano questa possibilità e io ero fiducioso sul risultato, sentendo quel che mi dicevano i miei concittadini. Verona e i veronesi me lo avevano fatto capire", ha commentato Tosi, in un collegamento con lo speciale TgLa7. Michele Bertucco, appoggiato da Pd, Sel, Idv, Rifondazione comunista e Comunisti italiani con il 22,6%. In base alla stessa proiezione il candidato Luigi Castelletti appoggiato da Nuovo Psi, Fli, Udc e Pdl è al 8,8% e il candidato del Movimento 5 Stelle Gianni Benciolini è al 9,3%.

PALERMO - Al Comune di Palermo il candidato sindaco dell'Idv Leoluca Orlando con il 49,6%, dopo lo scrutinio di 31 sezioni è in larga testa sul candidato del centrosinistra Fabrizio Ferrandelli, sostenuto da Pd e Sel, col 18,3%. Il candidato di Pdl, Udc e Grande Sud Massimo Costa è al 10,8%. Staccato il candidato di Fli, Mpa, Api e liste civiche Alessandro Aricò è al 7,9%, il candidato del Pid Marianna Caronia è al 7%. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Riccardi Nuti è al 4,9%. "La mia storia è talmente chiara che io al ballottaggio voterò per me e non farò accordi con nessuno di quelli che hanno governato con Lombardo e non farò accordi con nessuno di quelli che hanno governato con il sindaco Cammarata", annuncia da subito Orlando.

GENOVA – Quando lo spoglio è ben oltre la metà delle schede scrutinate al Comune di Genova il candidato sindaco di centrosinistra Marco Doria con il 48,7% è in testa sul candidato Enrico Musso, sostenuto da una lista civica, con il 14,7%. In base ai dati del Viminale il candidato del Movimento 5 Stelle Paolo Putti è al 13,8% e il candidato indipendente del Pdl Pierluigi Vinai è all'12,6%. Il candidato della Lega Edoardo Rixi è al 4,6% mentre Isabella De Martini sostenuta dalla Destra è all'0,8%.

PARMA - Al Comune di Parma, a spoglio praticamente ultimato, il candidato sindaco del Pd, Idv, Comunisti Italiani e liste civiche Vincenzo Bernazzoli con il 39,4% è in testa sul candidato del Movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti, che è al 19,4%. Il candidato Elvio Ubaldi, appoggiato dall'Udc e da due liste civiche, è al 16,2%. In base alla stessa proiezione, il candidato lista civica 'Parma Unita' Roberto Ghiretti è al 10%, la candidata di lista civica 'Parma Bene Comune' e 'Rifondazione Comunista' Roberta Roberti al 5%, il candidato del Pdl Paolo Buzzi è al 4,7%, il candidato della Lega Nord Andrea Zorandi è al 2,7%. In vista del possibile ballottaggio e sulla scia dell'ottima affermazione che si profila per il Movimento 5 Stelle, Federico Pizzarotti ha commentato al Tg3: "I voti sono dei cittadini e non dei partiti. La differenza al secondo turno la faranno i programmi. Noi pensiamo di avere buone idee per la città, sentiamo una grande responsabilità ma abbiamo anche fiducia nella capacità di decidere degli elettori".














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