Rionero Sannitico – Deturpamento di
bellezze naturali e violazione del vincolo paesaggistico: sono le accuse
contestate a F.G., titolare di una ditta boschiva di Castel San Vincenzo, che
ha tagliato un bosco di proprietà privata caratterizzato da particolare pregio naturalistico
ed ambientale. Per tali ragioni l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Isernia dagli uomini del comando stazione Forestale di
Forlì del Sannio.
Il bosco in questione, ubicato in località “Solere” del Comune di Rionero Sannitico, aveva un’estensione di cinquemila metri quadrati, la metà di un campo di calcio, e un’età di circa sessanta anni.
Il bosco in questione, ubicato in località “Solere” del Comune di Rionero Sannitico, aveva un’estensione di cinquemila metri quadrati, la metà di un campo di calcio, e un’età di circa sessanta anni.
Dai controlli in sopralluogo e dalla
verifica della documentazione sono emerse molteplici irregolarità, a cominciare
dalla data di inizio dei lavori di taglio, che non è stata comunicata, come
previsto per legge, dall’impresa boschiva al Corpo forestale dello Stato e ad
altri Enti, al fine di consentire i controlli di polizia forestale durante i
lavori. Ma soprattutto dai rilievi è emerso che il bosco in questione non aveva
raggiunto la maturità utile per il taglio, e prima di poterlo tagliare era
indispensabile attendere almeno altri quaranta anni circa.
Il taglio, così come è stato effettuato, ha
perciò determinato un impoverimento del bosco, dove sono rimasti in piedi solo
settanta alberi di cerro distribuiti su tutta la superficie, determinando un
grave danno paesaggistico ed ambientale.
Con l’apertura della stagione silvana
2014-2015, il Corpo Forestale dello Stato sta intensificando i controlli sul
territorio al fine di prevenire danni ambientali, paesaggistici e furti di
legna, sempre più frequenti. I cantieri boschivi avviati sono numerosi e i
controlli saranno mirati non solo alla verifica del rispetto della normativa
forestale vigente, ma anche a verificare la regolarità delle posizioni
previdenziali ed assicurative degli addetti ai lavori, oltre che il rispetto
della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Corpo forestale dello Stato fa notare
che gli illeciti forestali negli ultimi anni sono progressivamente incrementati,
in parte a causa del disagio economico-occupazionale ormai diffuso, che porta a
vedere i boschi come beni da “sfruttare” per ricavare facilmente risorse. Ma
spesso i tagli boschivi indiscriminati, che mirano unicamente a massimizzare il
profitto economico, oltre che violare le norme di legge risultano
pregiudizievoli per l’integrità degli ecosistemi naturali, la biodiversità e la
stabilità idrogeologica dei terreni.
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