Si è recato ieri mattina a Campochiaro (CB), nell’area presidiata dai manifestanti dell’area matesina contro l’installazione di due Centrali a Biomasse, l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini.
«Si è trattato di una Visita Pastorale – ha tenuto a precisare il presule di Campobasso –Bojano - nelle prime ore del mattino di mercoledì 8 ottobre in un clima bello, solidale e compatto. Ho incontrato le famiglie che da giorni stanno presidiando l’area con tutta la loro dignità. Intere famiglie, sostenute dalla delicatezza dei parroci della forania di Bojano, don Adriano Cifelli, don Nicola Giannantonio, don Rocco Di Filippo, don Alessandro Iannetta, dalle forze dell’ordine e dai manifestanti che si alternano in una lotta comune a favore della salvaguardia del territorio e della salute umana. Dopo una bevanda calda offerta con il calore umano di chi lotta con dignità e pone al centro la “persona”abbiamo pregato ed ho ascoltato la gente che notte e giorno sta sacrificando le proprie consuete abitudini a favore della vita e della qualità dell’aria.
Tre sono stati i punti cardini emersi dall’incontro con i matesini:
1. La loro fedeltà di lottare giorno e notte;
2. Il rispetto delle regole civili senza eclatanti manifestazioni e violenze;
3. Il sostegno delle parrocchie che passo dopo passo hanno seguito la popolazione che si è dimostrata solidale con la figura del loro parroco.
“La base si muove ed il Vescovo conferma” è in sintesi il senso del solido messaggio di solidarietà del vescovo Bregantini. Appoggio pienamente tutta l’iniziativa e tutto il cammino che stanno facendo le persone, le famiglie, i sindaci dei comuni interessati (Campochiaro – Bojano – Monteverde- San Polo Matese -Guardiaregia) confermando, in un clima pastorale, la solidarietà e la lotta per la tutela dell’ambiente e della vita delle generazioni future. Faccio ricorso e sento attuale l’Appello Universale alla Giustizia con la citazione dell’enciclica Octogesima Adveniens (n° 5) di Paolo VI: «Nelle perturbazioni e incertezze dell'ora presente, la chiesa ha un messaggio specifico da proclamare, un appoggio da offrire agli uomini nei loro sforzi per prendere in mano e orientare il proprio avvenire.
Oggi il fatto di maggior rilievo, del quale ognuno deve prender coscienza, è che la questione sociale ha acquistato dimensione mondiale».(5) «Una rinnovata presa di coscienza delle esigenze del messaggio evangelico impone alla chiesa di mettersi al servizio degli uomini, onde aiutarli a cogliere tutte le dimensioni di questo grave problema e convincerli dell'urgenza di un'azione solidale in questa svolta della storia dell'umanità.(6) Questo dovere di cui noi abbiamo viva coscienza, ci spinge oggi a proporre alcune riflessioni e suggerimenti, suscitati dall'ampiezza dei problemi posti al mondo contemporaneo».
Tre sono stati i punti cardini emersi dall’incontro con i matesini:
1. La loro fedeltà di lottare giorno e notte;
2. Il rispetto delle regole civili senza eclatanti manifestazioni e violenze;
3. Il sostegno delle parrocchie che passo dopo passo hanno seguito la popolazione che si è dimostrata solidale con la figura del loro parroco.
“La base si muove ed il Vescovo conferma” è in sintesi il senso del solido messaggio di solidarietà del vescovo Bregantini. Appoggio pienamente tutta l’iniziativa e tutto il cammino che stanno facendo le persone, le famiglie, i sindaci dei comuni interessati (Campochiaro – Bojano – Monteverde- San Polo Matese -Guardiaregia) confermando, in un clima pastorale, la solidarietà e la lotta per la tutela dell’ambiente e della vita delle generazioni future. Faccio ricorso e sento attuale l’Appello Universale alla Giustizia con la citazione dell’enciclica Octogesima Adveniens (n° 5) di Paolo VI: «Nelle perturbazioni e incertezze dell'ora presente, la chiesa ha un messaggio specifico da proclamare, un appoggio da offrire agli uomini nei loro sforzi per prendere in mano e orientare il proprio avvenire.
Oggi il fatto di maggior rilievo, del quale ognuno deve prender coscienza, è che la questione sociale ha acquistato dimensione mondiale».(5) «Una rinnovata presa di coscienza delle esigenze del messaggio evangelico impone alla chiesa di mettersi al servizio degli uomini, onde aiutarli a cogliere tutte le dimensioni di questo grave problema e convincerli dell'urgenza di un'azione solidale in questa svolta della storia dell'umanità.(6) Questo dovere di cui noi abbiamo viva coscienza, ci spinge oggi a proporre alcune riflessioni e suggerimenti, suscitati dall'ampiezza dei problemi posti al mondo contemporaneo».
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