I Consiglieri regionali Pentastellati Manzo e Federico
(di Carla Ferrante)
In data 18 settembre Pasquale Casmirro pubblica sul sito dei penta stellati molisani il bando pubblico per il reclutamento di un addetto stampa. Nella nota si legge testualmente:
Fin qua tutto lodevole, in sintonia con quelli che sono i canoni del movimento. Trasparenza, pubblicità e par condicio per tutti delle singole iniziative.
Scorrendo però il mouse ancora si leggono le richieste avanzate dal gruppo molisano che fanno sorridere.
Ecco cosa scrive.
Si richiedono: diploma di laurea specialistica (o V.O.) in materie umanistiche; iscrizione all’ordine nazionale dei giornalisti professionisti o pubblicisti (art. 26 L. n. 69/63); comprovata esperienza pluriennale in ambito giornalistico in ufficio stampa; conoscenza del mondo dei media regionali; conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse; capacità relazionali e di scrittura, orientamento al risultato e gestione dello stress.
Si offre iniziale contratto di
consulenza semestrale. Richiesta P.Iva
Orario: part-time
Retribuzione: 2.500 euro
Il bando in particolare il
compenso così come si legge fa venire l’acquolina in bocca, ma qual è la
verità. Le 2.500 euro innanzitutto sono
lorde perché l’eventuale addetto stampa deve presentare regolare fattura per il
compenso. E qual è il vero compenso? Non sono 2.500 euro mensili, attenzione,
bensì semestrali. E così anche i 5 stelle ricadono
in quello che è la prassi ormai consolidata e radicata nel mondo dell’editoria
per cui il lavoro giornalistico come sempre pagato non bene. Noi però siamo
fiduciosi. l’orario di lavoro sarà rispettato rigorosamente, 4 ore e neppure un
secondo in più. Unica domanda che rivolgiamo: non sembra che possa esserci una
sorta di discordanza nella dicotomia “competenze richieste e compenso
striminzito”?
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