Le balene spiaggiate nei pressi del porto di Vasto
Tratto da:
(CB LIVE)
Bombe d’acqua
insolite per tutta l’estate hanno colpito l’Italia. Trombe d’aria e piccoli
tornado con estrema frequenza distruggono tutto quello che trovano sul loro
cammino non in Oklahoma o in Arkansas, ma nel nostro paese l’Italia. Sembrano
finire qui le stranezze attribuibili all’effetto serra, alla tropicalizzazione,
ma non finisce qui.
Questa
mattina alcuni passanti si sono trovati davanti una scena drammatica ed
incredibile: ben 7 capidogli spiaggiati all’altezza del porto di Vasto, nella
zona di Punta Penna. Animali enormi, della grandezza di circa 4 metri, tutti maschi ed agonizzanti lungo la riva.
Subito sono stati allertati i soccorsi, la Guardia Costiera di Vasto, i
rappresentanti del Centro Emergenza Cetacei di Padova, i sommozzatori di
S.Benedetto del Tronto ed un cordone di volontari accorsi per aiutare i poveri
animali.
A perorare
la causa anche il consigliere comunale di Campobasso Simone Cretella che su
face BOOK fa un appello: “Organizziamo un team per andare a Vasto a dare una
mano ai volontari che stanno tentando di salvare le balene? In tempi
rapidissimi, contattatemi”. Subito si è intervenuti con delle operazioni di
salvataggio seppur i tempi sono stati lunghi sia per non spaventare ancor di
più gli animali, sia per la mole dei mammiferi. Purtroppo dei 7 cetacei, ben 3 sono morti mentre gli altri quattro
capidogli si sono salvati ma non sono ancora del tutto fuori pericolo. In
particolare uno dei 4 riportava delle profonde ferite in bocca causate da una
rete da pesca.
Intanto si
indaga sulle possibili cause che hanno portato a questa drammatica situazione:
si pensa ad una possibile perdita dell’orientamento dei mammiferi che,
muovendosi in branco, dal Mar Adriatico sono arrivati nelle acque di Vasto
oppure si sono allontanati perché spaventati da lievi terremoti o ancora da
influenze elettromagnetiche. Il consigliere regionale Pietro Smargiassi del M5S
rintraccia le trivellazioni come possibili cause: “A 50 chilometri di distanza
la Exxon-Mobit aveva eseguito operazioni di air-gun, una tecnica sismica di
riflessione impiegata per individuare giacimenti petroliferi”.
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