sabato 13 settembre 2014

SPRECHI SANITA' MOLISE. 736 EURO PER SEI ORE DI LAVORO NOTTURNO AL MEDICO



Riceviamo e pubblichiamo. Medici ospedalieri in rivolta, il presidente della Regione Di Laura Frattura che subisce le sentenze sfavorevoli del Tar Molise, malati allo sbando con livelli sempre peggiori di assistenza e liste d'attesa lunghe fino a sei mesi. In questo tragico quadro della Sanità Molisana esistono però "Isole Felici", come ad esempio per l'Ospedale di Agnone, che costa milioni  e milioni di euro sottratti ai malati molisani, senza valide contropartite reali.  


Cosa farà il Procuratore della Repubblica di Isernia dott. Paolo Albano, magistrato di altissima valenza professionale e morale, nel verificare se siano stati compiuti o meno atti in contrasto con le norme vigenti, per ora non è dato sapere. Eppure le cifre gridano allo scandalo, se è vero come affermano molti suoi colleghi che un solo medico abbia incassato emolumenti per circa 350mila euro, in un solo anno solare. In effetti, la Regione paga  la stratosferica cifra di 736 euro per ogni notte effettuata per "prestazioni straordinarie". In un mese, pari a circa 24 mila euro. E poi ci sono le indennità di reperibilità, che permettono a taluni professionisti più fortunati di addizionare altre migliaia di euro al mese. Sarebbe interessante saper cosa pensa in proposito il sacerdote Francesco Martino, che si fregia del titolo di "delegato vescovile" per la difesa sociale.

Ma come si conciliano i disagi estremi di tanti disoccupati alla fame con i previlegi di taluni operatori sanitari ospedalieri?  Come può il Vescovo di Trivento avallare  le difese d'ufficio dell'Ospedale Caracciolo, che arricchisce pochi eletti appesantendo il bilancio malconcio della Sanità molisana, dove i pazienti ormai si devono curare a proprie spese in tanti casi disperati di bisogno? C'è poi l'uso disinvolto delle assunzioni facili e lo scorrimento delle graduatorie per facilitare i super-raccomandati di ferro. Il caso della "long list" di Isernia, sotto inchiesta della magistratura (dove sono stati assunti esclusivamente parenti e affini di dirigenti e funzionari Asrem) e del "progetto diabete", che costa somme folli regalando 50mila euro annui di compenso fuori busta a taluni super-dirigenti ( che lo difendono ad oltranza) sono esempi lampanti di malasanità più che eclatante. Intanto, per una tac occorre aspettare fino a sei mesi. E magari, alla fine, il paziente muore ancor prima.          

Agostino Rocco

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