Ebola fa
paura anche ad Obama, distante centinaia di miglia dall’Africa, che oggi lancia
l’allarme affermando: “ebola è fuori controllo”. La nostra
sanità nazionale, invece non si preoccupa affatto di far sbarcare
quotidianamente centinaia di profughi dall’Africa, ponendo a forte rischio l’incolumità
degli operatori impegnati nell’operazione “Mare Nostrum”. In clima di
terrorismo internazionale, L’ISIS o Al Qaeda che minacciano i paesi europei tra
cui la nostra nazione, potrebbero avere gioco facile ad imbarcare qualche
malato di ebola con virus in embrione e riversarlo sulle nostre coste. Avrebbe
sicuramente un effetto molto più dirompente di una bomba “H” e lo scopo di
distruggere tutto quello che è occidentale giungerebbe a compimento, con una “jihad”
- guerra santa - a costo zero, garantendo milioni di vittime.
La domanda
che tutti si chiedono, in una nazione che fa acqua da tutti i fronti e la
imbarca attraverso i migranti via mare: possiamo stare tranquilli?
Le rassicurazioni
degli esperti del ministero della Salute, come devono essere considerate?
Se fosse
tutto sotto controllo come affermano, per quale motivo ancora oggi non si
arresta l’operazione “Mare Nostrum”, sapendo che dai paesi africani, dove
provengono i profughi, ebola è già giunta a mietere vittime? Ed ancora: come
è possibile che Obama stanzia 500 milioni di dollari oltre ai 170 milioni già
impegnati per arginare il virus e l’Europa tace?
Da Roma, già dall’aprile scorso furono emesse tre circolari dal ministero della Salute in quindici giorni. Tutte con lo stesso argomento in oggetto: «Misure di sorveglianza per contrastare la diffusione dell'Ebola».
Le loro
uniche protezioni sono guanti in lattice e mascherina. Bastano a fermare
l'Ebola? Un ufficiale di rango preferisce non scendere in dettagli. «Ci hanno
spiegato - dice - che i migranti che soccorriamo non possono essere infetti da
Ebola. La malattia ha un'incubazione di 21 giorni. Quindi, quelli che
imbarchiamo sui nostri mezzi al centro del Mediterraneo non possono averla. Chi
l'ha contratta nei paesi in cui è stata segnalata l'epidemia è già morto prima
di imbarcarsi dalle coste libiche».
E se un contagiato l'avesse trasmessa
durante il periodo in attesa dell'imbarco, prima di morire? La domanda cade nel vuoto. «Il
contagio è improbabile», ripete. «Comunque - aggiunge - il migrante che segnala
febbre alta e astenia viene messo subito in isolamento».
Il ministero
della Salute, comunque, in chiave anti-ebola chiede alla Marina militare ed
alle Capitanerie di imbarcare sulle proprie navi «barelle di alto
bio-contenimento»: «Il cui impiego potrebbe essere necessario per il trasporto
di pazienti all'interno del territorio nazionale, sui vettori aerei ad ala
fissa o rotante».
Ma il
problema più serio per gli uomini della Marina non sono i migranti a bordo dei
barconi, sono quelli che vengono portati a terra dai mercantili. L'alto numero
(arrivano ancora oggi in migliaia) e la mancanza di controlli preventivi
operati a bordo delle navi militari, fa di questi migranti un evidente rischio
epidemiologico. Insomma, il rischio che
qualche migrante possa sfuggire al calcolo probabilistico legato ai tempi
d'incubazione dell'Ebola c'è eccome.
Tant'è che
il ministero invita l'Enac a informare le compagnie aeree delle «procedure
nazionali per l'evacuazione medica ed il trasporto in alto bio-contenimento di
persone affette, o sospette di essere affette, da malattie infettive
contagiose». Evacuazione medica - precisa la circolare della Salute - che deve
essere effettuata anche senza ricorrere ai velivoli dell'Aeronautica militare.
E proprio
all'Aeronautica, il ministero della Salute chiede di verificare la possibilità
di caricare sui propri mezzi «ambulanze ad alto isolamento in dotazione
all'Istituto per le Malattie infettive <<Lazzaro Spallanzani».
Questo
avveniva, ripetiamo ad aprile scorso, quando la diffusione del virus era ancora
sotto controllo. Oggi il presidente degli Stati Uniti e non il signore della
porta accanto, afferma che ebola è fuori controllo. Nel
frattempo in Italia, aspettiamo i primi casi di diffusione del virus, per poi
recriminarci: si poteva agire diversamente, da italica mediocrità a cui siamo
abituati?
P.T.
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