martedì 23 settembre 2014

I nostri giovani hanno bisogno di una formazione qualificata o assistita?

Il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso Paolo Spina


La Camera di Commercio di Campobasso, oggi più di ieri, supporta e sostiene tutte le iniziative regionali per la ripresa produttiva del territorio, in particolar modo  quelle relative all’esigenza di potenziare il sistema formativo e dell’istruzione regionale per adeguarlo alle innovazioni normative intervenute negli ultimi venti anni.


Il sistema formativo regionale soffre di diverse criticità ed è ormai necessario ed indifferibile integrarlo con le politiche attive del lavoro e quelle per lo sviluppo, scindendo le problematiche occupazionali dalla riforma dell’intero sistema formativo molisano. “ La priorità assoluta dovrebbe essere il miglioramento della qualità dell’offerta formativa -afferma il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso  Paolo Spina- che deve fondarsi principalmente su  percorsi di aggiornamento e/o di riqualificazione utili per l’inserimento, il reinserimento o la riconversione professionale del personale da valorizzare all’interno del sistema imprenditoriale molisano.

Bisogna indirizzare le risorse in maniera diversa avendo ben presente che la formazione professionale è funzionale al sistema produttivo, soprattutto in un momento di crisi come quello che viviamo oggi. Dunque è necessario evitare l’eccessiva frammentazione dei vari finanziamenti in una miriade di azioni che rischiano di essere scarsamente incisive, poco efficaci e spesso fini a se stesse. La Camera di Commercio di Campobasso – continua il Presidente Spina-  conferma il suo impegno istituzionale nella promozione di  azioni volte a favorire l’orientamento dei giovani al mondo del lavoro.

Promuove perciò la valorizzazione dell’aspetto formativo dell’apprendimento in ambito lavorativo e continua a  supportare le imprese nelle loro politiche di ricerca e sviluppo qualitativo delle risorse umane,  necessarie per la crescita, l’innovazione e la competitività aziendale. E’ auspicabile, quindi, una complessiva riorganizzazione del sistema della formazione aperto al mercato, sburocratizzato, libero da condizionamenti e utile al sistema produttivo.”

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