venerdì 26 settembre 2014

Giustizia alternativa, il peso è sempre più sulle Camere di commercio. Il 90% di tutti gli arbitrati in Italia e un terzo delle conciliazioni



42mila domande di mediazione e oltre 700 arbitrati. È il quadro nazionale della giustizia alternativa nel 2013. Sempre più protagoniste le Camere di commercio con il 90% degli arbitrati amministrati in Italia e un terzo delle mediazioni, pur essendo solo il 9% degli organismi di mediazione. Oggi la presentazione del Rapporto Isdaci in Camera di commercio di Milano. 


Numero delle domande di mediazione: 41.604.  In particolare, nel 54,7% si è trattato di mediazioni obbligatorie, nel 41,9% di mediazioni volontarie, nell’1,9% di mediazioni delegate, nell’1,4% di mediazioni derivanti da clausola contrattuale.  Esiti: nel 42,4% delle procedure di mediazione nelle quali sono comparse le parti chiamate, è stato raggiunto un accordo.  Il valore medio delle procedure di mediazione è risultato di euro 156.464,00. La durata media delle procedure di mediazione è stata di 82 giorni, quando è stato raggiunto un accordo; è stata invece di 94 giorni, se non è stato raggiunto un accordo. 

Si osserva che la durata media delle procedure di mediazione gestite dagli Organismi delle Camere di Commercio, si è attestata sui 44 giorni.  Di seguito, una panoramica delle mediazioni suddivise per materia:  17,6% contratti bancari,  11,4% diritti reali,  9,6% condominio,  7,7% locazione,  6,1%, risarcimento dei danni da responsabilità medica,  5,4% contratti assicurativi,  4,1% divisioni dei beni,  3,7% successioni ereditarie,  2,3% contratti finanziari, tra 1% e 2% comodato, tra 1% e 2% affitto d’azienda, 0,8% patti di famiglia, 26,7% altro. 

Numero delle domande di arbitrato: 743 (663 domande sono state presentate presso Camere arbitrali espressione delle Camere di Commercio).  Esiti dei procedimenti arbitrali: il 49% delle procedure è arrivato alla formazione di un lodo arbitrale; il restante 51% si è suddiviso tra transazioni, rinunce al procedimento, mediazioni e altro.  Il valore medio dei procedimenti arbitrali si è assestato su euro 275.296,00.  La durata media dei procedimenti arbitrali è stata di 295 giorni. Da osservare che la durata media dei procedimenti arbitrali amministrati da Camere interne al sistema delle Camere di Commercio è risultata di 230 giorni, contro i 360 di tutte le altre Camere arbitrali.  Di seguito, una panoramica delle procedure arbitrali suddivise per materia: 26% societario,  19% appalto, 10% commercio, 10% immobiliare,  1% assicurazioni, 34% altro.

Giovanni Deodato, presidente di Isdaci, ha dichiarato: “ La settima edizione del rapporto sulla giustizia alternativa fotografa una situazione che, anche grazie alle recenti novità legislative, vede diffondersi l’attenzione verso gli strumenti di risoluzione delle controversie  come risposta efficace ad un bisogno sempre più diffuso da parte di imprese e cittadini. La ripresa e la crescita di un sistema economico in difficoltà, come quello italiano in questo momento, passano anche dalla certezza del diritto e dalla garanzia di una giustizia veloce”.

“Il rapporto che presentiamo sull’anno 2013 – ha detto Stefano Azzali, segretario generale Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano e direttore di Isdaci - fa il punto sulla giustizia alternativa, come l’arbitrato e la mediazione, anche alla luce dei recenti interventi legislativi volti a favorire questi istituti. Interventi che  al momento non hanno ancora ottenuto un effetto di alleggerimento visibile dai Tribunali. Nei casi obbligatori per legge di mediazione, infatti si riducono, rispetto alla mediazione volontaria, gli accordi sui procedimenti.

Occorre quindi incentivare la mediazione non obbligatoria per contribuire ad una giustizia più veloce grazie a un maggiore  utilizzo di questi strumenti. Le Camere di commercio mostrano a questo fine di essere centrali, con un peso in costante crescita e con la gestione diretta di una quota rilevante di tutti gli arbitrati e delle mediazioni, oltre che con tempi più veloci di risoluzione rispetto agli altri interlocutori”.

“Le Camere di commercio – ha dichiarato Tiziana Pompei, vice segretario  generale Unioncamere nazionale - assumono  un ruolo fondamentale  su un tema importante per le imprese come la giustizia alternativa. Ecco perché la riforma della Camere di commercio bisogna che valorizzi ancora di più i servizi di regolazione del mercato e in particolare quelli di giustizia alternativa”.

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