giovedì 4 settembre 2014

Fondo non autosufficienza, Monaco: “L’assessore chiarisca la situazione. Non possono pagare sempre i più deboli”.



“La vicenda della esclusione di alcuni pazienti dal Programma Attuativo per la non autosufficienza non mi convince per niente e voglio vederci chiaro” - è quanto afferma il consigliere regionale Filippo Monaco che ha appreso dagli organi di informazione l’avvio del ricorso da parte di cinque pazienti esclusi dal fondo di sussidio economico per la non autosufficienza.


“Vi sono persone affette da gravi disabilità che si ritrovano a non esser state ammesse al finanziamento e le ragioni addotte, se verificate e pertanto risultassero veritiere, mi lasciano sconcertato se non esterrefatto. Ho bisogno di capire quali siano stati i criteri reali dell’assegnazione dei finanziamenti e perché persone affette da disabilità quali il Parkinson o l’Alzheimer si ritrovino senza alcun sussidio. E’ per questo che ho interrogato direttamente l’Assessore alle Politiche Sociali proprio per sapere, oltre ai criteri con cui si è provveduto alla compilazione della graduatoria, se è vero che talune domande siano state escluse a priori - adducendo motivazioni diverse come la non corretta compilazione della domanda – semplicemente perché la copertura finanziaria non avrebbe permesso di soddisfare tutte le richieste.”

“Ho chiesto all’Assessore Petraroia anche che la struttura competente renda pubblici, ai pazienti e familiari che lo richiedono, le motivazioni della esclusione con relativa presa visione degli atti contenuti nella domanda così come inviati alla struttura competente, per ovviare al dubbio – così come riportato da fonti giornalistiche- che chi, per conto terzi, abbia inviato la domanda l’abbia fatto escludendo documenti e atti che il paziente avrebbe invece fornito”.

“Non è possibile che siano sempre i più deboli a pagare. Coloro che hanno più bisogno delle istituzioni al loro fianco non devono sentirsi emarginati ed esclusi dalla società, quando ci sono già le loro disabilità invalidanti a chiuderli in un mondo asociale. Io sono al loro fianco, e mi batterò perché i loro diritti vengano riconosciuti, in nome soprattutto della trasparenza e della onestà”.

Di seguito il testo dell’interrogazione:

Interrogazione urgente, con risposta scritta e orale, all’Assessore alle Politiche sociali in merito al fondo di sussidio economico per la non autosufficienza – DGR n.434/2013.
   
Il sottoscritto Consigliere regionale

Premesso che
Con Deliberazione della Giunta regionale n.434 del 6 settembre 2013 è stato approvato il Programma Attuativo “per le persone in condizioni di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile e minori con grave disabilità residenti nella regione Molise”;

Vista
La Determinazione dirigenziale n.106 del 2 maggio 2014 che approvava la graduatoria dei pazienti affetti da grave disabilità ammessi al finanziamento;

Preso atto
Dei 5 ricorsi che sono stati presentati da chi è stato escluso al finanziamento, adducendo che non siano state date giustificazioni sufficienti alla non partecipazione al programma attuativo nonostante la presenza di tutti i requisiti richiesti dal bando pubblico, ovvero che vi siano versioni contrastanti rispetto alla esclusione dal fondo per la non autosufficienza;

Considerato
Che tra i requisiti dei destinatari per l’accesso al fondo risultano:

a) Pazienti residenti nella regione Molise che presentano bisogni con un elevato livello di complessità, in condizione di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile;

b) Minori con grave disabilità che limita fortemente l’apprendimento delle competenze necessarie a favorire l’autonomia comunicativa-relazionale, residenti nella regione Molise, bisognosi di interventi strutturati per l’acquisizione di soddisfacenti livelli di autonomia.

Considerato inoltre
Che delle oltre 1.000 richieste pervenute all’Assessorato e valute dalla Commissione regionale specificatamente istituita con determinazione n.11 del Direttore del Servizio Assistenza Socio Sanitari e Politiche Sociali del 30 gennaio 2014, 348 sono state ritenute valide ed ammesse a finanziamento mentre 311 sono state scartate;

Letti
Gli articoli riportati dalla stampa locale che evidenziano come alcuni casi dichiaratamente gravi, come quelli di pazienti affetti da Alzheimer e Parkinson, siano stati esclusi pur avendo tutti i requisiti necessari;


Interroga
L’Assessore alle Politiche sociali al fine di sapere con quali criteri si è provveduto alla compilazione della graduatoria e come mai alcuni casi siano stati esclusi dal fondo pur avendo tutti i requisiti necessari all’ammissione e se è vero che talune domande siano state escluse a priori - adducendo motivazioni diverse come la non corretta compilazione della domanda – semplicemente perché la copertura finanziaria non avrebbe permesso di soddisfare tutte le richieste. Chiedo inoltre che la struttura competente renda pubblici, ai pazienti e familiari che lo richiedono, le motivazioni della esclusione con relativa presa visione degli atti contenuti nella domanda così come inviati alla struttura competente, per ovviare al dubbio – così come riportato da fonti giornalistiche- che chi, per conto terzi, abbia inviato la domanda l’abbia fatto escludendo documenti e atti che il paziente avrebbe invece fornito.



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