martedì 23 settembre 2014

Elezioni Provinciali: agone politico inopportuno per traghettare il palazzo di via Berta allo smantellamento


Tra i problemi che affliggono il territorio della ex provincia di Isernia, quello delle elezioni indefinibili di nome e titolo in questo momento, che amiamo richiamarle in maniera errata ancora provinciali, si collocano all’ultimo posto nella classifica delle esigenze della popolazione, sfiduciata e delusa dalla politica, dalle promesse mai raggiunte di lavoro e benessere in questo territorio alla deriva. 

 
Nelle "elezioni pseudo provinciali"in corso, i cittadini sono eliminati definitivamente dal voto, affidato a sindaci e consiglieri dei 52 comuni, con un sistema ponderato che difficilmente si digerisce e costringe tutte le parti in competizione ad indossare gli abiti di Pitagora e proporzionare con il pallottoliere, gli accorpamenti tra i maggiori comuni per decretare la facile vittoria di un candidato.  

Pare in questo momento, che nessuno abbia la vera consapevolezza di cosa stia accadendo. Dato che non c’è nulla di futuribile da gestire e programmare, tranne il traghettare l’ente di Via Berta verso lo smantellamento con la legge Delrio e l’attesa della modifica al capitolo V° della Costituzione. Poteva essere l’occasione per fare squadra comune, mettere da parte l’agone politico inappropriato e con un’unica lista, puntare su un nome condiviso da tutti e due gli schieramenti per la presidenza, con la rappresentanza di 20 consiglieri scelti senza scontri e opposte visioni politiche inappropriate e inopportune in questa fase.

Eppure il risalto mediatico delle due candidature presidenziali Brasiello – Ricci, parrebbero strategiche per la politica del bipolarismo centro destra/centro sinistra e per gli equilibri interni alle rispettive coalizioni. Siamo sicuri che questo sia vero? Quando si parla di elezioni tutti gli attori della politica si infervorano. Al termine elezioni è come spingere un tasto "start" ed ecco che parte la macchina. Pensando al passato, quasi tutti credono che anche queste elezioni siano strategiche e siano misura e banco di prova di posizionamento per comunali e future elezioni regionali. Niente di più errato! A fare chiarezza su questo argomento che da qualche settimana tentiamo di far comprendere, è l’ex sindaco di  Castelverrino Albino Iacovone che ieri pubblica su Facebook un eloquente chiarimento sulle esternazioni politiche che forse risultano poco opportune in questa occasione da parte del sindaco Antonio Monaco.

Iacovone in linea con il nostro pensiero afferma: “Forse non è molto chiaro che, nelle more della soppressione, questi amministratori ed amministratrici, rappresentano l' intero territorio ed il loro compito di ordinaria amministrazione ( per la gestione in itinere) è quello di dare, spero, un valido contributo al lavoro in corso circa l' attuazione di quei provvedimenti che andranno a disegnare il trasferimento delle funzioni e del personale ai Comuni , unioni di comuni e/o regione in attuazione della legge n.56 del 7 aprile 2014( cosiddetta legge Delrio).

In tale prospettive, far diventare una questione partitica, le semplici elezioni di 2° livello di un ente in smobilitazione, non ha nessun senso. Sarebbe stato, invece, più consono e logico, in questa fase transitoria, una lista unica, svincolata dai presupposti ideologici e partitici, con Sindaci e/o Consiglieri comunali scelti, non tanto su questioni territoriali - è già di per piccolo il territorio provinciale -ma sulle capacità, esperienze e buona volontà dei componenti l’ assemblea per una seria e ponderata riorganizzazione.

Non resta che augurarci che la riforma del titolo V° e l’abolizione delle province non subisca intoppi e vada in porto in fretta per arrivare a fare un po’ di chiarezza e di ordine tra i diversi livelli di governo dello Stato e per mettere fine ad una esperienza amministrativa – provinciale - che non ha avuto mai un forte impatto sociale sulle reali esigenze delle popolazioni interessate. Sono convinto – conclude Iacovone -  che proprio l' istituzione della Provincia di Isernia, anche per la miopia della Regione Molise, per le popolazioni dell' Altissimo Molise - Agnone e paesi limitrofi - si sia rivelata penalizzante!

Io non starei tanto a preoccuparmi di elezioni di 2° livello e di percentuali di rappresentanza bensì a programmare ed organizzare il futuro e il dopo Province.

                                                                                                    P.T.


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