La situazione gestionale della provincia di Campobasso con quella di Isernia è divenuta difficile.Garantire i servizi e le normali funzioni ordinarie amministrative è cosa molto complessa in questo momento di "vacatio legis", dopo il decreto legge Del Rio sulla rivoluzione copernicana in atto delle province italiane.
ROSARIO DE MATTEIS
Ne è consapevole, il presidente della provincia di Campobasso Rosario De Matteis il quale, attraverso un'epistola, diretta al ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta si evince tutta la sua difficoltà ed impotenza, nel quadro normativo attuale, che certo non favorisce la gestione dell'ente.
Di seguito pubblichiamo la lettera integrale, del presidente De Matteis indirizzata al ministro Lanzetta.
In riscontro
alla Sua del 26 giugno c.a. nella quale invita ciascun presidente della
Provincia ad adoperarsi nel porre in essere tutte le condizioni al fine di
garantire il mantenimento dei servizi tuttora erogati, credo sia opportuno
soffermarsi per fare una riflessione. Pur nel comprendere lo spirito della
legge 56/2014 (comma 149) e pur nel ribadire la non condivisione del nuovo
assetto del Province, è nostro compito e lo sarà sempre, quello di essere al
servizio del cittadino e rispondere sino all’ultimo giorno di mandato facendoci
carico delle nostre responsabilità sancite da un’elezione diretta e democratica
che avete voluto abolire. Ma come fare ad esercitare ruoli e funzioni, nel
pieno rispetto ed attuazione del principio di sussidiarietà, applicando il
patto di stabilità? Come proseguire l’attuazione della legge 56 senza avere
chiari i tempi di attuazione, di trasferimento fondi a fronte delle medesime
funzioni da espletare? Come proseguire un’Amministrazione provinciale con
bilanci fortemente ridimensionati grazie alla scure messa in atto dagli ultimi
governi? Come continuare ad assicurare l’edilizia scolastica in deroga al Patto
di Stabilità se il decreto legge 66/2014 (convertito) esclude le Province dalle
opere di intervento, possibili solo ai Comuni? Purtroppo, gentile ministro, le
rappresento l’esigenza del decreto di riordino, atteso dal mese di aprile,
sulle funzioni da svolgere in un equilibrio tra Regioni e Comuni. Con esso
anche un Dpcm che disciplinasse altresì i criteri per le risorse finanziarie e
umane in base alla nuova ripartizione delle funzioni delle Province. In base a
quanto esposto, voglia rappresentare la massima apertura e collaborazione da
parte dei Presidenti delle Province, unitamente alle richieste di chiarezza e
disponibilità stante tale periodo, foriero di pesanti incertezze circa le
risorse finanziarie che non ci consentono già da settembre molto probabilmente ad
assicurare i servizi essenziali per scuole, viabilità e mantenimento del
personale dell’ente stesso. Pertanto con la presente Le chiedo, la massima
sensibilità ed attenzione nell’adozione di ogni iniziativa utile per la
continuità dei servizi e la piena operatività delle strutture.
Rosario
De Matteis
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