lunedì 2 giugno 2014

Rai, Anzaldi e Marcucci (Pd) : "Le torri Raiway restano salve, incomprensibile la scelta dello sciopero"

 “Le torri di Raiway restano salve, l’azienda potrà mettere sul mercato solo una quota minoritaria dell’azienda, perciò appare incomprensibile la scelta di scioperare da parte dei sindacati Rai, anche alla luce della grave crisi che sta attraversando il settore dei media dove invece ci sono con chiusure, licenziamenti e contratti di solidarietà”. 





E’ quanto dichiarano il segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, e il presidente della commissione Cultura del Senato, Andrea Marcucci.“Come è evidente – spiegano Anzaldi e Marcucci – cedere una quota di minoranza di Raiway non pregiudica in nessuna maniera la proprietà pubblica dell’azienda e la tutela delle prerogative del servizio pubblico. Mantenendo più del 51% della società, la Rai avrà sempre il controllo sull’azienda che gestisce le torri. Resta da capire come mai oggi i sindacati Rai abbiano deciso di andare allo scontro e di indire uno sciopero generale contro il taglio da 150 milioni deciso con il decreto Irpef, ovvero poco più del 5% sul totale del bilancio Rai, mentre non si è sentita una parola per il crollo clamoroso negli ultimi tre anni della pubblicità, diminuita di un terzo con un calo di quasi 300 milioni.

La Rai, che conta oltre dieci direzioni giornalistiche, 13mila dipendenti e 600 dirigenti – aggiungono i parlamentari dem – di cui 58 che guadagnano più di 200mila euro annui, è stata chiamata a contribuire al taglio delle tasse come tutte le altre strutture dello Stato. Questa mobilitazione del sindacato, che arriva dopo il silenzio su questioni come le assunzioni selvagge dei manager esterni e le inchieste degli sprechi milionari, appare decisamente singolare”.

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