mercoledì 18 giugno 2014

Obbligo POS, Consumatori: Una misura estremamente positiva. Meno evasione e più sicurezza. Non vorremmo, però, che i costi siano scaricati sui cittadini

Dal 30 giugno commercianti e professionisti saranno obbligati ad accettare pagamenti effettuati con moneta elettronica per importi superiori a 30 Euro.








La misura rappresenta un grande passo avanti in termini di tracciabilità dei pagamenti e lotta all'evasione, nonché un ampliamento ed un'agevolazione a favore del cittadino, che disporrà di un ulteriore metodo di pagamento. La circolazione di meno contanti rappresenta, inoltre, un elemento di maggiore sicurezza, sia per il cittadino che per l'esercente.

Ci auguriamo, però, che i costi ancora eccessivamente onerosi per dotarsi degli strumenti atti a ricevere pagamenti in moneta elettronica non siano scaricati in alcun modo sui prezzi e sulle tariffe. "Non vorremmo, infatti, che a pagare il prezzo della modernizzazione e della trasparenza siano ancora una volta i cittadini, elargendo invece l'ennesimo regalo alle banche."  - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Da una ricerca che abbiamo effettuato, infatti, emerge che i costi applicati dalle banche per il POS non sono affatto da trascurare. Il costo totale, ipotizzando circa 300 transazioni mensili da 40 €, si aggira quindi mediamente a 525,25 Euro al mese (escluso il costo di attivazione del POS ed escluso il costo della linea telefonica).

Un importo estremamente oneroso, che sarebbe inaccettabile trasferire sui cittadini. Vigileremo attentamente affinché ciò non avvenga, intanto sollecitiamo il Governo a disporre tutte le misure opportune (convenzioni, ma soprattutto severi sistemi di controllo e sanzioni) per evitare che un'operazione positiva come quella sui pagamenti elettronici possa trasformarsi nell'ennesima stangata a carico dei cittadini.  Il Governo si era anche impegnato, in tal senso, per un abbattimento dei costi, impegno al quale ci aspettiamo dia seguito al più presto.

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