venerdì 16 maggio 2014

L'Ance Molise contro i privilegi che restringono la concorrenza

In una gara di appalto è illegittimo attribuire punteggi a certificati che non possono essere richiesti per legge.











È questa l'affermazione di Umberto ULIANO, Presidente dell'ANCE Molise, l'Associazione delle imprese edili molisane che ha inviato in questi giorni esposti dettagliati ad alcuni Comuni e all'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici in merito a bandi di gara illegittimi.

Nella documentazione il Presidente ULIANO contesta il comportamento di alcune amministrazioni molisane che attribuiscono punteggi a certificati (in materia di qualità, di ambiente, di etica, ecc..............) che la legge non prevede e che sono in possesso solo di certe imprese.

“Così facendo - afferma Uliano - si pongono  alcune imprese in posizione ingiustamente privilegiata rispetto ad altre”.

ULIANO osserva ancora che “Le clausole del bando che impongono o riservano particolari privilegi ad imprese in base al possesso di determinati certificati non soltanto non trovano alcuna base normativa nelle leggi vigenti, ma introducono una restrizione della concorrenza assolutamente illegittima e fuori da ogni logicità. Ciò assume maggiore rilevanza se si considera che alcune  clausole attribuiscono un peso rilevante a certificati che non possono rientrare nella valutazione delle offerte; così facendo si limita illegittimamente la partecipazione alla gara da parte di quelle imprese che non possiedono i certificati richiesti non previsti dalla legge e si avvantaggiano ingiustamente alcune imprese a scapito di altre”.

“Ma c'è di più – aggiunge ULIANO –: in alcuni casi, si richiede il possesso di “altri certificati” così, in maniera del tutto generica, senza neppure precisarli. Ciò comporta due effetti: il primo, che le imprese non sono messe in condizione di conoscere cosa richiede effettivamente l'amministrazione nella gara di appalto; l'altro, che è impossibile sapere sulla base di quali criteri sarà concretamente valutata la sua offerta, poiché l'amministrazione può attribuire i relativi punteggi in maniera del tutto arbitraria”.

Negli esposti il Presidente dell'ANCE cita alcuni pronunciamenti dell'Autorità per Vigilanza sui Contratti Pubblici – a cui si è rivolta l'Associazione dei Costruttori per ottenere la rimozione delle clausole illegittime – secondo le quali l'offerta dev'essere valutata in base a criteri oggettivi e, dunque, non possono essere oggetto di valutazione elementi che nulla hanno a che vedere con il merito tecnico, come i certificati di qualità, i certificati in materia ambientale, etica, ecc.............., che attengono solo all'esperienza professionale acquisita dal concorrente. 

ULIANO conclude affermando che l'ANCE Molise, a tutela di tutta l'imprenditoria edile del territorio, è fermamente determinata a perseguire in ogni sede competente i comportamenti di quelle amministrazioni che distorcono la concorrenza e comportano, quindi, ingiustificate e palesi violazioni del principio di parità di trattamento delle imprese.

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