Oltre 30 anni per completare 7 km di collegamento tra Campobasso e la Bifernina con un dispendio di risorse ed un ritardo che ha arrecato danni incalcolabili ad un’intera area territoriale.
Chi restituisce a quelle comunità i cittadini che sono scappati via anche per le difficoltà di raggiungere celermente Campobasso? Quante persone avrebbero potuto optare per rimanere nelle loro case anziché indebitarsi per comprare un nuovo appartamento a Campobasso, se negli anni Ottanta avessero potuto beneficiare di un’infrastruttura utile all’Alto Sannio e all’Area di Trivento?
Sabato si è chiusa una pagina buia della politica molisana e gli unici a dover essere ringraziati sono solo i cittadini per la pazienza che hanno avuto. Gli Ecologisti Democratici sono ripetutamente intervenuti con Giovanni Sardella, Piera Liberanome e altri dirigenti dell’Associazione per sollecitare il superamento degli ultimi ostacoli e far aprire la Fondovalle del Rivolo, ma sono consapevoli della parzialità del risultato ottenuto perché è inconcepibile aspettare 40 anni per 7 Km di strada.
Sulle opere pubbliche serve riflettere alla luce del sole, parlando con le comunità locali e con i cittadini per condividere con loro le scelte strategiche, le difficoltà ed i tempi di realizzazione. L’appello che rivolgiamo alle Istituzioni è che dalla pagina nera del Rivolo se ne tragga un insegnamento e se ne faccia tesoro per cambiare impostazione e metodo nella realizzazione delle infrastrutture a partire dall’Autostrada del Molise su cui sarebbe utile capire quale tratto si realizzerà e quando si prevede l’apertura dell’arteria.
Non vorremmo assistere alla devastazione inutile di case, aziende e terreni, nel tratto tra Cantalupo e Campobasso, nel mentre non ci sono certezze sulle prospettive del collegamento. Meglio accogliere l’appello della FILLEA-CGIL e mettere in sicurezza le Fondovalli e le strade provinciali.
Sabato si è chiusa una pagina buia della politica molisana e gli unici a dover essere ringraziati sono solo i cittadini per la pazienza che hanno avuto. Gli Ecologisti Democratici sono ripetutamente intervenuti con Giovanni Sardella, Piera Liberanome e altri dirigenti dell’Associazione per sollecitare il superamento degli ultimi ostacoli e far aprire la Fondovalle del Rivolo, ma sono consapevoli della parzialità del risultato ottenuto perché è inconcepibile aspettare 40 anni per 7 Km di strada.
Sulle opere pubbliche serve riflettere alla luce del sole, parlando con le comunità locali e con i cittadini per condividere con loro le scelte strategiche, le difficoltà ed i tempi di realizzazione. L’appello che rivolgiamo alle Istituzioni è che dalla pagina nera del Rivolo se ne tragga un insegnamento e se ne faccia tesoro per cambiare impostazione e metodo nella realizzazione delle infrastrutture a partire dall’Autostrada del Molise su cui sarebbe utile capire quale tratto si realizzerà e quando si prevede l’apertura dell’arteria.
Non vorremmo assistere alla devastazione inutile di case, aziende e terreni, nel tratto tra Cantalupo e Campobasso, nel mentre non ci sono certezze sulle prospettive del collegamento. Meglio accogliere l’appello della FILLEA-CGIL e mettere in sicurezza le Fondovalli e le strade provinciali.
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