Le analisi comparative e statistiche evidenziano come a Isernia, rispetto a città anche più grandi e popolose, ci sia una quantità di istanze del genere che induce a fondate perplessità circa il nesso di causalità fra danno ed evento.
«Stiamo approfondendo la questione – fanno sapere da palazzo San Francesco –. Si tratta di richieste di risarcimento avanzate da singoli cittadini che dichiarano di aver subito infortuni o danni a causa di marciapiedi malandati, di strade dissestate e di altro ancora.
Il Comune è naturalmente assicurato per tali evenienze, ma ogni anno è costretto a stipulare polizze per cifre consistenti e deve provvedere ad esborsi risarcitori che, a parere degli uffici comunali competenti, vanno oltre ogni plausibile previsione negativa. Pertanto, d’ora in poi, per ogni singolo caso, verranno effettuate puntuali e dettagliate verifiche di accertamento, e l’Ente sarà poco propenso a liquidare somme in via transattiva».
In argomento, si ricorda che alcuni anni fa l’amministrazione comunale valutò la possibilità di perseguire a norma di legge i responsabili di denunce non veritiere.
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