lunedì 3 febbraio 2014

Resoconto del Consiglio Regionale del primo febbraio 2014

Resoconto dei lavori del Consiglio Regionale del Molise, tenutisi nel pomeriggio di sabato, primo febbraio 2014, sotto la presidenza di Vincenzo Niro.







IN CONSIGLIO LA QUESTIONE “FILIERA GRANMANZE”

Si è conclusa alle ore 18,00 la seduta obbligatoria, come da statuto, del Consiglio Regionale del Molise in programma sabato mattina alle ore 11,00 e aggiornata al pomeriggio dal Presidente, Vincenzo Niro, per consentire ai consiglieri regionali, di partecipare, in mattinata, all'incontro presso la Giunta Regionale con il ministro dell'integrazione, Cècile Kyenge, in visita al Molise.

Con le rituali comunicazione del Presidente Niro, con puntualità, si è partiti poco dopo le 15,30, votando, a seguire,  alla UNANIMITA' un ordine del giorno, a firma del consigliere Di Pietro, “inteso ad impegnare la Giunta regionale alla sensibilizzazione del Governo e del Ministero dello sviluppo economico rispetto ai disservizi del digitale terrestre in Molise”.

Con l'ordine del giorno, risalente allo scorso mese  di ottobre, il consigliere dell'Italia dei Valori, evidenziava come si continuassero a registrare ancora disservizi a seguito dell'avvento del digitale terrestre, nonostante fosse passato oltre un anno dallo switch-off del maggio 2012. Chiedeva, pertanto, l'intervento del Presidente della Giunta nel farsi portavoce “nei confronti del governo nazionale affinchè si potesse risolvere il problema”.

A questo punto il Presidente della Giunta Frattura, presente in aula, ha abbandonato i lavori per raggiungere il ministro Kyenge a Isernia. Il Consiglio ha proseguito con una mozione, firmata dai consiglieri Lattanzio, Fusco Perrella, Sabusco, Cavaliere, Micone, Romagnuolo, Ioffredi, Ciocca, Cotugno e Di Pietro, “che impegna il Presidente e la Giunta regionale a riferire  sulla questione della ^filiera Granmanze^”.

Anche questo provvedimento è stato votato  alla UNANIMITA', dopo una modifica del dispositivo, concordato dopo una sospensione e un articolato dibattito al quale hanno preso parte, dopo la relazione della consigliera Lattanzio, i consiglierei Cavaliere “ per il progetto occorreva consultare le associazioni di categoria presenti sul territorio, cosa che non è stata fatta.Perchè il mondo agricolo non è stato coinvolto? Mi chiedo ad oggi che fine esso abbia fatto visto che non se ne parla più. Granarolo non è più interessato?”; Totaro “sono favorevole alla mozione.

Mi sembra giusto che su queste tematiche si esprimano le associazioni di categoria esistenti sul territorio. Comunque i cittadini, gli amministratori e le associazioni hanno detto no. Il progetto va quindi considerato concluso”; Manzo “ la struttura regionale ha espresso notevoli criticità sulla fattibilità del progetto.

Vorremmo chiarezza sull'iter visto e considerato che la Giunta comunque non si è espressa”; Fusco Perrella “il Ministero aveva chiesto un parere sulla compatibilità dell'investimento, in relazione alla programmazione regionale. Chiediamo di conoscere se questo progetto che ha una storia documentata sarà realizzato e quali sono le determinazioni che assumerà la Giunta”; Monaco “l'errore è stato fatto a monte. Prima di presentare il progetto era necessario sentire il territorio eppoi procedere. L'errore è di chi ha avuto l'idea. Comunque se ci sono delle proposte alternative al progetto, di riconversione, ragioniamoci”.

A tutti ha risposto, per l'esecutivo, l'assessore Facciolla “ la Regione doveva solo esprimere un parere di compatibilità ambientale per il progetto che prevedeva un investimento privato di 20 milioni di euro. Un parere asettico. La conoscenza dell'iter del progetto è la stessa di tre mesi fa. Abbiamo evidenziato delle criticità come assessorato, come esecutivo, ma non ci è stata data alcuna risposta dal Ministero”.

Dopo una breve sospensione chiesta dalla consigliera Fusco Perrella per modificare il dispositivo della mozione e dopo le dichiarazioni di voto dei consiglieri Cavaliere, Romagnuolo, Totaro e la stessa Fusco Perrella, come detto innanzi,  alla UNANIMITA' è stato votato il seguente dispositivo: “il Consiglio Regionale impegna la Giunta Regionale, qualora la Società Granarolo non dia riscontro alle prescrizioni formulate dall'Assessorato all'Agricoltura nelle more del documento istruttorio redatto a corredo del parere favorevole al Progetto ^Filiera Granmanze^, a riferire comunque sugli ulteriori sviluppi della vicenda”.

L'Assemblea, ancora alla UNANIMITA', con l'astensione dei consiglieri Romagnuolo e Sabusco, ha deliberato sulla proposta di legge n.49, di iniziativa della Giunta Regionale, concernente “Abrogazione della legge regionale 7 agosto 2012, n.19. Reviviscenza della legge regionale 19 aprile 1985, n.10”,

Sull'argomento, riguardante “Contributi in favore delle associazioni combattentistiche e d'arma”, ha relazionato il consigliere Ioffredi che ha chiesto di approvare la proposta di legge in esame in quanto la Corte Costituzionale, a seguito di ricorso proposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato la illegittimità costituzionale di tutti gli articoli della legge regionale n.19/2012 che abrogava la normativa precedente sulla materia (legge 19 aprile 1985,n.10), che, quindi, rimane in vigore.

La seduta si è conclusa con un nuovo voto UNANIME, sulla proposta di legge n.42, di iniziativa dei consiglieri Fusco Perrella, Micone, Romagnuolo, Cavaliere, Sabusco, Totaro, Manzo, Parpiglia, Niro, Ciocca, Lattanzio, Monaco, Federico, Cotugno, Ioffredi, Di Pietro e Petraroia, concernente “norme in materia di agricoltura sociale”.

Sul punto ha relazionato la consigliera del movimento 5 stelle, Manzo che ha affermato che “l'agricoltura sociale è una pratica che, tramite, iniziative promosse in ambito agricolo ed alimentare da aziende agricole ma anche cooperative sociali, intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni. Si tratta, in sintesi, di uno strumento operativo attraverso il quale i governi regionali e locali in maniera diretta o attraverso associazioni preposte, possono applicare le politiche del welfare in ambito territoriale, coinvolgendo una pluralità di soggetti giuridici, enti, aziende agricole e cittadini”.

Con la proposta di legge approvata si:

-individua negli enti locali, distretti sanitari, ambiti sociali, associazioni di categoria come organi operativi di intervento e riconosce l'ufficio di Piano dell'Ambito Sociale come eventuale organio coordinatore;

-istituisce l'Osservatorio Regionale sull'Agricoltura Sociale al fine di controllo, studio, valutazione e promozione delle attività dell'ambito dell'agricoltura sociale;

-dispone l'adozione del relativo regolamento;

-istituiscono il Registro e la Rete Regionale delle fattorie sociali (centro dell'attività sociale – come ha detto la relatrice Manzo) al fine di promuovere e informare sui servizi offerti dalle singole unità operanti sul territorio molisano;

-riconosce alla Regione Molise il ruolo di promotore dell'attività dell'agricoltura sociale; tale ruolo si esplica attraverso i piani di sviluppo regionali, che attivano misure di sostegno diretto, e mediante l'utilizzo e concessione dei beni del patrimonio regionale;

-dispone che la Giunta Regionale relazioni al Consiglio sulla attuazione della legge;

-disciplina la norma finanziariamente;

-dispone l'entrata in vigore (il giorno successivo a quello della pubblicazione sul BURM).

Sono seguiti, prima della votazione, gli interventi dell'assessore Facciolla “la relazione è stata esauriente ed esaustiva, c'è il parere favorevole da parte della Giunta”, Lattanzio “mi auguro che questa misura non resti lettera morta”, Fusco Perrella “come prima firmataria della proposta ringrazio affinchè questa norma legislativa venga approvata. Ringrazio la collega Manzo per la sua relazione completa”, Federico “come si può notare siamo sempre disponibili a dare il nostro contributo”. A questo punto il Presidente Niro ha chiuso i lavori.

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