lunedì 17 febbraio 2014

Nicola Cefaratti: "No all’autocandidatura, l’area dei moderati per vincere deve avere la forza di rimettersi in gioco"

L’assessore comunale prende le distanze dall’iniziativa dei suoi colleghi e torna a ribadire la necessità di procedere in maniera convinta su un processo di aperto confronto nella coalizione






L’assessore comunale Nicola Cefaratti ritiene necessario chiarire le ragioni che lo hanno indotto a non aderire all’iniziativa dei colleghi Cimino, De Benedittis, Toma e Mucci.

“Condivido parte del documento firmato dai quattro assessori - ha spiegato Cefaratti -, soprattutto nel punto in cui vengono specificati i risultati raggiunti in questi anni e gli sforzi compiuti in un contesto socio-economico oggettivamente complicato. Sono quindi orgoglioso di aver dato il mio contributo e di aver lavorato accanto a persone di valore, in primis il Sindaco Gino Di Bartolomeo.

Non condivido, come ormai è ben noto da tempo e come ho espresso più volte pubblicamente e in assoluta trasparenza, il modello dell’autocandidatura e la politica del muro contro muro. L’area dei moderati non può, in un periodo storico così delicato, non avere la forza di rimettersi in discussione e rinunciare preventivamente al dialogo e ad un principio cardine come la partecipazione”.

“Ritengo ancora oggi le primarie - ha aggiunto - lo strumento più idoneo a ridare nuova linfa alla politica e a garantire quel rinnovamento che ormai gli elettori chiedono da troppo tempo. Rinnovamento che non è sinonimo di becera rottamazione, ma nasce semplicemente dalla necessità di ridare legittimità alla politica. E tale legittimità non si può ottenere attraverso fughe in avanti, ma solo con il coinvolgimento di tutti e attraverso metodi democratici e di aperto confronto”.

“Non rinnego - ha tenuto nuovamente a precisare Cefaratti - il grande lavoro svolto in questa legislatura, anzi ne vado fiero. Ma credo che gli sforzi compiuti sin’ora non debbano essere vanificati da prese di posizione e personalismi, che ignorano il comune sentire di una città che ha voglia di voltare pagina e finiscono soltanto per distruggere alla lunga il grande patrimonio culturale e politico dell’intera coalizione”.

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