Il MIC di novembre si attesta su un valore stimato di 21,4 punti, in aumento di 0,3 punti rispetto al mese di ottobre. Ciò è imputabile all'aumento di 0,3 punti della disoccupazione estesa, mentre l'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto rimane invariata rispetto al mese precedente allo 0,8%.
Questi in sintesi i principali dati che emergono dal Misery Index Confcommercio di novembre 2013.
In novembre il tasso di disoccupazione ufficiale è aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente attestandosi al 12,7%, in aumento di 1,4 punti su base annua. I disoccupati sono 3 milioni 254mila, cifra in aumento di 57mila unità sul mese precedente e di 350mila su base annua. Il numero di occupati è diminuito di 55mila unità rispetto a ottobre e di 448mila rispetto ai 12 mesi precedenti. Il quadro occupazionale del paese è, dunque, nel complesso sempre più negativo.
Nel mese di novembre sono state autorizzate 110 milioni di ore di CIG, in aumento rispetto ai 90 di ottobre. Le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte poi a ULA – sono stimate in aumento di circa 12.000 unità, il che porta il numero di persone in CIG dalle 289mila previste per ottobre alle 301mila previste per novembre.
Il numero di scoraggiati è stimato in lieve aumento da 776mila persone di ottobre a 784mila (+8.000).
Aggiungendo ai disoccupati ufficiali la stima delle persone in CIG e degli scoraggiati otteniamo per novembre un tasso di disoccupazione esteso del 16,5%, in aumento di 0,3 punti rispetto a ottobre.
L'inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto è rimasta stabile allo 0,8%. Per ora sembra essersi arrestata, dunque, la discesa iniziata nel settembre 2012 quando l'incremento dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto aveva raggiunto il picco del 4,7%.
L'aumento di 0,3 punti della disoccupazione estesa e l'invarianza dell'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto porta il MIC ad aumentare di 0,3 punti.
La figura 1 mostra l'andamento del MIC scomposto nei contributi dati dalle due componenti (in rosso l'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto ed in blu la disoccupazione estesa), mentre l'ingrandimento riporta l'andamento complessivo del disagio sociale negli ultimi otto mesi.
Nel medio periodo il MIC è passato dagli 11 punti di inizio 2007 ad oltre 21 del 2013 – con un picco di quasi 22 punti nel settembre 2012 – disegnando un percorso di rapida crescita del disagio sociale, che nel corso del 2013 appare stabilizzarsi solo grazie al crollo dell'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto, mentre la disoccupazione estesa appare in costante aumento.
In novembre il tasso di disoccupazione ufficiale è aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente attestandosi al 12,7%, in aumento di 1,4 punti su base annua. I disoccupati sono 3 milioni 254mila, cifra in aumento di 57mila unità sul mese precedente e di 350mila su base annua. Il numero di occupati è diminuito di 55mila unità rispetto a ottobre e di 448mila rispetto ai 12 mesi precedenti. Il quadro occupazionale del paese è, dunque, nel complesso sempre più negativo.
Nel mese di novembre sono state autorizzate 110 milioni di ore di CIG, in aumento rispetto ai 90 di ottobre. Le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte poi a ULA – sono stimate in aumento di circa 12.000 unità, il che porta il numero di persone in CIG dalle 289mila previste per ottobre alle 301mila previste per novembre.
Il numero di scoraggiati è stimato in lieve aumento da 776mila persone di ottobre a 784mila (+8.000).
Aggiungendo ai disoccupati ufficiali la stima delle persone in CIG e degli scoraggiati otteniamo per novembre un tasso di disoccupazione esteso del 16,5%, in aumento di 0,3 punti rispetto a ottobre.
L'inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto è rimasta stabile allo 0,8%. Per ora sembra essersi arrestata, dunque, la discesa iniziata nel settembre 2012 quando l'incremento dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto aveva raggiunto il picco del 4,7%.
L'aumento di 0,3 punti della disoccupazione estesa e l'invarianza dell'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto porta il MIC ad aumentare di 0,3 punti.
La figura 1 mostra l'andamento del MIC scomposto nei contributi dati dalle due componenti (in rosso l'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto ed in blu la disoccupazione estesa), mentre l'ingrandimento riporta l'andamento complessivo del disagio sociale negli ultimi otto mesi.
Nel medio periodo il MIC è passato dagli 11 punti di inizio 2007 ad oltre 21 del 2013 – con un picco di quasi 22 punti nel settembre 2012 – disegnando un percorso di rapida crescita del disagio sociale, che nel corso del 2013 appare stabilizzarsi solo grazie al crollo dell'inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto, mentre la disoccupazione estesa appare in costante aumento.
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