lunedì 23 dicembre 2013

Crisi, la fiducia dei consumatori tiene!?

A fronte delle disastrose politiche economiche del Governo, che salva le banche con provvidenze pari a 27 miliardi di euro ed affossa le famiglie, Adusbef e Federconsumatori  si meravigliano che la fiducia dei consumatori , seppur  in ribasso a 97,3 da 101,1 continui a tenere.






110 milioni di ore di Cassa integrazione autorizzate a novembre tra interventi ordinari, straordinari e in deroga; un Pil diminuito in Italia dello 0,1% nel terzo trimestre 2013, mentre è aumentato dello 0,9% negli Usa, dello 0,8% nel Regno Unito, dello 0,5% in Giappone e dello 0,3% in Germania; un 32,7% delle persone “severamente deprivate” nel 2012, passate da una situazione di benessere a una situazione di gravissimo malessere in cui ha difficoltà a riscaldare la casa, oppure a mettere in tavola un pasto proteico ogni due giorni, che non può permettersi neanche una vacanza di una settimana in un anno, è in arretrato con le bollette o con il mutuo oppure si trova in difficoltà di fronte a una spesa imprevista di 800 euro.

1 milione di under 30 senza lavoro pari al 41,2 % della disoccupazione giovanile, che porta il numero dei disoccupati complessivo (ottobre 2013) a 3 milioni 189 mila, in aumento del 9,9% su base annua; i consumi crollati (-11,4%) gravissimo sintomo dell’andamento negativo dei prezzi definito dagli economisti “deflazione”; un debito pubblico che ha superato ad ottobre 2.085 miliardi di euro, con un gravame di 35mila euro pro capite, in particolare per l’azione del governo Letta (partito a fine aprile con un debito di 2.041,293 miliardi di euro) lievitato a fine ottobre  a 2.085,321, con un aumento in 6 mesi di 44,028 miliardi, e un maggior carico pro capite per i cittadini di 739 euro.

La verità è più forte delle menzogne raccontate a reti unificate sulla ripresa che non esiste, purtroppo anche per i trattati europei vessatori che hanno imposto camicie di forza agli Stati come la ghigliottina di Mes e Fiscal Compact, con la finalità di demolire definitivamente un modello sociale costituito sul “valore del risparmio”, sostituendolo con società fondate sul “debito”, per rafforzare il dominio dei banchieri e della finanza di carta, degli algoritmi che strutturano i derivati killer e della troika, innescando un circolo vizioso per alimentare i profitti delle banche sulla pelle di intere generazioni intossicati dalle carte di debito che ha generando masse di disperati, relegati ai margini dalle politiche economiche suicide imposte dagli Eurocrati, con a capo Mario Draghi ed Angela Merkel.

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