L’appuntamento con la lotta e l’impegno civile contro le camorre di ogni genere non è più rinviabile, differibile, delegabile. Ed è per questo che domani, giovedì 21 novembre alle ore 16.30, presso l’Aula Consiliare del comune di Isernia, cittadini, associazioni, enti, amministrazioni comunali, parlamentari, gruppi di discussione, daranno vita al più grande ed impegnativo contenitore sociale denominato “COMITATO MOLISE, ABRUZZO, LAZIO, CAMPANIA CONTRO LE CAMORRE”.
Le nostre terre hanno bisogno del nostro amore, della totale attenzione, hanno bisogno della nostra guardia contro l’attacco sfrenato delle lobby dell’affare e contro la criminalità organizzata. I nostri fiumi, i nostri monti, i nostri laghi, le nostre campagne, il nostro ambiente, il nostro paesaggio hanno per millenni permesso ai nostri corpi una vita sana e dignitosa, hanno garantito alle generazioni di uomini, donne e bambini di affrontare il loro futuro con serenità, certamente incontrando mille difficoltà, ma senza essere oppressi dai problemi derivanti dai disastri perpetrati contro i beni supremi di ciò che ci circonda.
Ora l’aspetto e l’assetto del territorio è minacciato costantemente da cementificazioni selvagge, impianti industriali senza garanzie di salubrità, inceneritorì buoni per ogni tipo di rifiuti, cementifici produttori di polveri sottili di ogni genere, impianti per energia alternativa senza controlli e senza rispetto per la storia dei luoghi, centrali mortali di ogni specie, discariche a cielo aperto e, soprattutto, discariche oscure, rifiuti pericolosi e tossici sepolti ovunque, ovunque esistano donne, uomini e bambini che ne possano respirare e ingoiare ogni proprietà dannosa per l’organismo, senza giri di parole, sostante che ci stanno facendo morire di tumori!
Lo stato e le istituzioni tutte finora non sono riuscite a garantire la sicurezza dei cittadini, anzi hanno tenuto sotto chiave il segreto di possibili informazioni utili a contrastare e prevenire questi devastanti fenomeni innaturali.
Allora questa volta si inizia dal basso, i cittadini in ogni forma costituita decidono di affrontare il problema in prima persona, certamente confrontandosi con le istituzioni ma senza più delegare solo a loro la propria incolumità, decidono di realizzare una grande rete che coinvolga intere regioni per imbrigliare le ramificazioni delle delinquenze sparse sui loro territori, cercheranno con vigore di fare cooperazione e collaborazione di mutuo soccorso per riuscire laddove da soli, chiusi nei recinti locali, non si è riusciti.
L’invito accorato è rivolto in modo particolare a tutti i sindaci, prime sentinelle delle variegate comunità sparse sul territorio, affinché rispondano copiosamente all’adesione al nascente comitato, così come già alcuni di loro sta facendo in queste ore. Ora siamo più forti di prima!
Ora l’aspetto e l’assetto del territorio è minacciato costantemente da cementificazioni selvagge, impianti industriali senza garanzie di salubrità, inceneritorì buoni per ogni tipo di rifiuti, cementifici produttori di polveri sottili di ogni genere, impianti per energia alternativa senza controlli e senza rispetto per la storia dei luoghi, centrali mortali di ogni specie, discariche a cielo aperto e, soprattutto, discariche oscure, rifiuti pericolosi e tossici sepolti ovunque, ovunque esistano donne, uomini e bambini che ne possano respirare e ingoiare ogni proprietà dannosa per l’organismo, senza giri di parole, sostante che ci stanno facendo morire di tumori!
Lo stato e le istituzioni tutte finora non sono riuscite a garantire la sicurezza dei cittadini, anzi hanno tenuto sotto chiave il segreto di possibili informazioni utili a contrastare e prevenire questi devastanti fenomeni innaturali.
Allora questa volta si inizia dal basso, i cittadini in ogni forma costituita decidono di affrontare il problema in prima persona, certamente confrontandosi con le istituzioni ma senza più delegare solo a loro la propria incolumità, decidono di realizzare una grande rete che coinvolga intere regioni per imbrigliare le ramificazioni delle delinquenze sparse sui loro territori, cercheranno con vigore di fare cooperazione e collaborazione di mutuo soccorso per riuscire laddove da soli, chiusi nei recinti locali, non si è riusciti.
L’invito accorato è rivolto in modo particolare a tutti i sindaci, prime sentinelle delle variegate comunità sparse sul territorio, affinché rispondano copiosamente all’adesione al nascente comitato, così come già alcuni di loro sta facendo in queste ore. Ora siamo più forti di prima!
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