venerdì 4 ottobre 2013

Tratta ferroviaria Campobasso-Termoli, 4 milioni e mezzo per la messa in sicurezza

Frattura: potenziamo il collegamento con l’Adriatico. Binari garantiti e sicuri, direzione Adriatico. La Regione Molise blinda la rete ferroviaria Campobasso-Termoli. 







Quattro milioni e mezzo per lavori immediatamente cantierabili: questo, l’importante accordo sancito ieri a Campobasso nella sede della giunta regionale con Rfi e Trenitalia alla presenza, tra gli altri responsabili, del direttore Rfi della Direttrice adriatica, Paolo Pallotta, e del capo dipartimento Rfi Napoli, Marco Gallini.

Il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore ai trasporti, Pierpaolo Nagni, riescono nella straordinaria operazione che assicura nell’immediato la messa in sicurezza dei binari per lavori da 1.600.000 euro già disponibili. I restanti tre milioni garantiti saranno liquidati entro il prossimo gennaio. I lavori di messa in sicurezza e efficientamento della rete saranno ultimati nel maggio 2014.

“Non solo non chiudiamo, ma rafforziamo e potenziamo un servizio per i nostri cittadini e diamo un segnale riconoscibile della viabilità che più ci piace”. Il presidente Frattura ha voluto rimarcare l’importanza dell’accordo raggiunto, prospettando le garanzie future che si legano a questi primi interventi di messa in sicurezza ferroviaria.

“Il tanto temuto de profundis – ha ricordato Frattura –, lo archiviamo definitivamente grazie allo straordinario lavoro condotto dall’assessore Nagni in una battaglia per nulla facile né scontata per la tratta ferroviaria Campobasso-Termoli e grazie alla sensibilità mostrata da Rfi e Trenitalia. Il traguardo che abbiamo fissato è importantissimo non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro nell’utilizzo della rete da parte di Trenitalia”.

“Tuteliamo – ha poi aggiunto l’assessore ai trasporti –, una nostra esigenza sociale garantendo il collegamento tra il Molise centrale e l’Adriatico. La tratta ferroviaria dal capoluogo a Termoli è la vera alternativa, l’unica, alla fondovalle del Biferno, la cui condizioni di vetustà è sotto gli occhi di tutti. Ottenere un finanziamento così imponente in questo momento storico è davvero motivo di grandissima soddisfazione per tutti noi”, ha concluso Nagni.

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