lunedì 7 ottobre 2013

L’archeologia si realizza anche sui campi agricoli del Molise

L’Arca Sannita ha ritrovato e salvaguardato oltre 100 varietà di uve antiche autoctone preservandole dall’estinzione.











Un elogio al vasto patrimonio di uve antiche presente in regione. E’ quello che ha voluto organizzare l’Arca Sannita nelle sale di palazzo Chiarulli a Ferrazzano allestendo la mostra “Uve antiche molisane”. Una mostra che racchiude un lungo lavoro certosino di ricerca, selezione, catalogazione e preservazione di oltre 100 varietà d’uva presenti su tutto il territorio locale, dall’alto al basso Molise.

Il presidente Michele Tanno ed i suoi più stretti collaboratori, che a tutti gli effetti potremmo definire come degli archeologi della biodiversità del Molise di altri tempi, sono riusciti a trovare e scovare alcune qualità d’uva che rischiavano seriamente di essere perse per sempre visto che su tutto il territorio molisano erano presenti solo alcune viti.

Grazie alla professionalità dei suoi soci e ad alcune segnalazioni fatte da diversi agricoltori o persone anziane di diversi centri abitati della regione, l’Arca Sannita è riuscita a recuperare queste preziosità allestendo una mostra che a tutti gli effetti fotografa ciò che di eccezionale è presente nei quattro angoli della regione: uve autoctone che devono assolutamente essere recuperate e coltivate. Oltre 100 qualità d’uva, bianca e nera, e oltre 100 sapori diversi, oltre 100 profumi differenti, oltre 100 impieghi poco noti.

Una vastità e varietà di uve molisane doc cos smisurata che ha di fatto meravigliato tutti gli alunni e gli ospiti che hanno preso parte all’inaugurazione della mostra, il cui taglio del tralcio, non del nastro, è stato effettuato dal sindaco di Ferrazzano, Vincenzo Fratianni, con una forbice per la potatura.

In bella mostra, dunque, uve di ogni tipo che testimoniano quanto sia estesa e variegata la cultura, la storia, la tradizione del comparto vitivinicolo molisano. Tra le uve in rassegna merita, sicuramente, una menzione speciale una tipologia di uva bianca presente a Venafro che a breve potrà fregiarsi del titolo ambito di Patriarca d’Italia.

Questa vite ha più di 200 anni ed è presente in soli tre pergolati nella cittadina in provincia di Isernia. L’invito rivolto a tutti i molisani e non solo dal presidente Michele Tanno è quello di visitare la mostra, che prevede anche una sala apposita dedicata agli antichi arnesi legati alla vendemmia, e di iniziare a conoscere quali e quanti tesori racchiude il piccolo Molise nel suo scrigno della biodiveristà.

Per prenotare le visite guidate alla mostra e per ulteriori informazioni si può inviare una email all’indirizzo arcasannita@gmail.com o contattare direttamente il Comune di Ferrazzano. La mostra sarà aperta dal 5 al 12 ottobre con il seguente orario: 9.00/13.00 – 16.30/19.30.

Al convegno dell’8 ottobre che inizierà alle ore 10.00 sempre presso la sede di palazzo Chiarulli parteciperanno i seguenti relatori:

Michele Tanno, Presidente dell’Arca Sannita, che parlerà della Storia della vite e dell’uva nel Molise;

Mariasilvia D’Andrea, Docente presso l’Università del Molise, che illustrerà gli Studi genetici su antichi vitigni molisani;

Sergio Guidi, Dirigente ARPA dell’Emilia Romagna, che presenterà I patriarchi della vite in Italia;

Dopo la discussione interverrà e concluderà l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciola.

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