mercoledì 9 ottobre 2013

La sicurezza sulle strade di competenza della Provincia di Campobasso dipende dal peso elettorale e dalla carica istituzionale ricoperta?

Riceviamo e pubblichiamo.Una situazione allarmante, che non si era mai verificata in maniera così evidente fino ad oggi. Basta percorrere le strade di competenza della Provincia di Campobasso per rendersi conto della situazione ormai al limite della sicurezza dei cittadini.





L’asfalto “pezzato”, del resto,  la dice lunga sullo stato delle casse di Palazzo Magno, argomento questo di cui siamo tutti a conoscenza ma che, troppo spesso, diventa la solita scusa da blandire quando ce ne è bisogno.

Buche-voragini riempite con l’asfalto (se tutto va bene) oppure con la più comoda sabbia; vegetazione incolta che “sbuca” dai guard-rail e penalizza in maniera evidente la visuale degli automobilisti; interi tratti rimessi in sesto con rattoppi che alla prima pioggia vengono portati via dalla furia dell’acqua, creando situazioni ancora più pericolose per chi transita con l’auto.

Ma o scenario apocalittico che si registra sulla maggior parte del territorio provinciale - e ricordiamo che la Provincia di Campobasso ha un primato in quanto al numero di chilometri di strade sul quale ha competenza – di colpo lascia spazio a sporadici “paradisi” per gli automobilisti più fortunati, quelli che abitano lì dove ha la residenza qualche presidente/assessore o consigliere provinciale, naturalmente di maggioranza!

Strade rimesse a nuovo, tenute costantemente sotto controllo per evitare – come è giusto che sia – situazioni di pericolo per chi le percorre. Nemmeno una “toppa” e nessun ramo di albero che di colpo si para davanti all’incolpevole automobilista!

Se il territorio esprime un presidente, un assessore o un consigliere provinciale, allora la viabilità non rappresenta più quel pericolo che sbuca da ogni curva? L’incolumità dei cittadini dipende dall’esito delle elezioni e dal conferimento degli incarichi? Se la rappresentanza politica non è gradita a chi comanda, allora strade colabrodo, erbacce che non vengono ripulite da almeno 12 mesi e situazioni di massimo pericolo per tutti? Può dirsi istituzionalmente corretto l’agire di un’amministrazione che è risolutiva con gli amici e inerte con chi sta dall’altra parte della barricata politica e rappresenta, sempre e comunque, i cittadini di questa provincia?

Ci permettiamo di suggerire agli automobilisti di percorrere solo le strade provinciali che insistono sui territori “amici”: il viaggio sarà di certo più lungo e più complicato ma almeno non non si dovrà temere per l’incolumità personale ad ogni curva!

Per quanto attiene le risorse economiche necessarie per i lavori di messa in sicurezza delle “altre” arterie (quelle che non insistono sui territori amici), ci permettiamo un altro suggerimento: si potrebbero finanziare con la restituzione della doppia indennità percepita indebitamente dall’onorevole De Camillis!

A fine lavori, poi, si potrebbe consegnare al sottosegretario - a fronte di questo pregevole atto -  anche una coppa premio, come quelle in giacenza negli stanzini di Palazzo Magno!



Angelo Cristofaro e Pietro Montanaro

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