Serve un controllo della qualità dei programmi.Autorevoli voci del governo tornano a prospettare la privatizzazione della Rai. Non essendo riuscita la politica a risolvere i nodi veri del sistema televisivo, cioè il conflitto di interessi e la presenza soffocante dei partiti nell’informazione giornalistica e nella programmazione, puntualmente riaffiora la tentazione di smobilitare la tv pubblica e di venderla ai privati.
Federconsumatori e Adusbef ritengono che la natura pubblica della Rai vada mantenuta e difesa, in quanto rappresenta un importante elemento di democrazia e una garanzia fondamentale per tutti i cittadini utenti.
“A dover essere smobilitati, sono semmai i legami tra Rai e politica che tuttora impediscono una programmazione e un’informazione pienamente ispirate alla correttezza e alla trasparenza. Legami che tra l’altro - come abbiamo constatato anche in questi giorni - finiscono per costituire un comodo alibi per chi persegue l’obiettivo della privatizzazione.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
La Rai deve essere affidata a una governance competente e indipendente, svincolata dalle nomine partitiche, che possa operare in piena autonomia. Va superato di conseguenza anche il controllo della Commissione parlamentare che si è ridotto negli anni a mera contabilizzazione dei minuti di presenza in tv delle singole forze politiche e a filtro degli interessi dei partiti in viale Mazzini. In una democrazia matura è l’informazione che controlla la politica e non viceversa. Bisogna semmai introdurre - dopo anni di selvaggia rincorsa all’Audience e di concorrenza al ribasso tra tv pubblica e tv privata - un controllo di qualità dei programmi, attraverso un organismo che preveda anche la presenza di rappresentanti della cultura e delle Associazioni degli utenti.
“A dover essere smobilitati, sono semmai i legami tra Rai e politica che tuttora impediscono una programmazione e un’informazione pienamente ispirate alla correttezza e alla trasparenza. Legami che tra l’altro - come abbiamo constatato anche in questi giorni - finiscono per costituire un comodo alibi per chi persegue l’obiettivo della privatizzazione.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
La Rai deve essere affidata a una governance competente e indipendente, svincolata dalle nomine partitiche, che possa operare in piena autonomia. Va superato di conseguenza anche il controllo della Commissione parlamentare che si è ridotto negli anni a mera contabilizzazione dei minuti di presenza in tv delle singole forze politiche e a filtro degli interessi dei partiti in viale Mazzini. In una democrazia matura è l’informazione che controlla la politica e non viceversa. Bisogna semmai introdurre - dopo anni di selvaggia rincorsa all’Audience e di concorrenza al ribasso tra tv pubblica e tv privata - un controllo di qualità dei programmi, attraverso un organismo che preveda anche la presenza di rappresentanti della cultura e delle Associazioni degli utenti.

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