lunedì 14 ottobre 2013

I consumi delle famiglie negli ultimi 20 anni: Sempre più tecnologia, meno abbigliamento e pasti in casa

Dal 2007 ad oggi, boom della telefonia (+77%), crolla l'acquisto di auto (-45%). L'aumento dei prezzi delle spese obbligate frena i consumi liberi.








Abbigliamento, mezzi di trasporto, alimentazione domestica, benessere personale sono le voci di consumo che, dal 1992 ad oggi, hanno visto ridursi maggiormente la loro quota nel paniere di spesa delle famiglie italiane con un calo di quasi il 2%; nello stesso arco di tempo, la quota di spesa per le telecomunicazioni è più che quadruplicata, passando dallo 0,8% al 3,3%, costituendo il principale cambiamento nelle abitudini di consumo; in crescita anche le spese per tempo libero (dal 6,9% all'8,8%), quelle per i pasti fuori casa (dal 6,3% al 7,4%) e i viaggi e vacanze (dal 2,6% al 3,1%); restringendo l'analisi al periodo 2007-2012, è ancora la componente legata alla tecnologia a registrare le migliori performance: infatti, gli acquisti di beni per la telefonia sono aumentati del 77%, quelli per computer, televisori, hi-fi e accessori di quasi il 21%; di contro, quella dei mezzi di trasporto è la voce di consumo che ha fatto segnare il risultato peggiore con un calo di oltre il 45%; da notare come l'andamento crescente dei prezzi relativi alle spese obbligate, come quelle per l'abitazione, abbia di fatto ridotto le risorse a disposizione delle famiglie che hanno dovuto ridimensionare il consumo di altri beni, come i mezzi di trasporto, l'abbigliamento e le calzature la cui quota di spesa in un solo anno si è ridotta di mezzo punto percentuale.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da un'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sui consumi delle famiglie italiane tra il 1992 e il 2012.

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