martedì 1 ottobre 2013

Confesercenti: In meno di tre anni hanno chiuso oltre 60mila imprenditori under 35 nel commercio e nel turismo

"E con l’aumento dell’Iva le cessazioni aumenteranno". I giovani continuano a fare impresa, ma quanto dureranno? Nello stesso periodo nei due settori hanno chiuso 4 nuove attività su 10.








"In meno di tre anni, hanno perso l’attività più di 60mila giovani imprenditori del commercio e del turismo: nemmeno l’imprenditoria nei due settori, che per decenni ha assorbito la disoccupazione del Paese, riesce più a tenere il passo di questa lunghissima crisi occupazionale, pur offrendo ancora qualche opportunità: i giovani continuano a improvvisarsi imprenditori per mancanza di occupazione, ma il mercato è difficilissimo e con l’arrivo dell’aumento dell’aliquota Iva le cessazioni sono destinate ad aumentare”. Così, in una nota, Confesercenti commenta i dati sulla disoccupazione giovanile diffusi da Istat.

“Secondo le rilevazioni del nostro Osservatorio sul commercio e sul turismo”, continua Confesercenti, “da gennaio 2011 a giugno 2013 ci sono state 61.276 cessazioni di imprese guidate da under 35, pari al 15% del totale. Nello stesso periodo, però, i giovani hanno continuato a fare impresa: circa 4 su 10 delle nuove iscrizioni di imprese sono da attribuire ad un under 35.
 
Ma non ci si deve illudere: il mercato interno è debolissimo, l’aumento dell’Iva lo renderà ancora più asfittico e l’aumento della pressione concorrenziale, dovuta anche all’eccesso di liberalizzazioni degli orari e delle aperture, ha accorciato notevolmente la vita delle imprese: nello stesso periodo, tra il 2011 e giugno 2013, hanno chiuso il 32,4% delle nuove imprese del commercio e il 41,3% del turismo. Un dato estremamente allarmante, soprattutto se si considera che, fino a pochi anni fa, la vita media delle attività nei due settori era di 14 anni.

Ai giovani dunque si offrono molte opportunità, ma anche molte delusioni: è teoricamente possibile avviare un’impresa in questi settori, ma è praticamente difficilissimo mantenerla in vita, soprattutto se ci si è improvvisati imprenditori per mancanza di occupazione. Occorre un intervento urgente per sostenere l’imprenditoria degli under 35, o rischiamo, con lo spettro di una disoccupazione giovanile in crescita anche il prossimo anno, una situazione insostenibile”.

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