Campobasso tra le città dove si ricicla di più, con percentuali intorno al 90%.
Con il rientro a scuola che si avvicina è il momento di pensare al 'corredo scolastico'. Mamme e papà sono già alla ricerca di tutto l'occorrente necessari ai loro bambini: quaderni, penne, colori, astucci e zainetti. Secondo l'indagine del Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di KRLS Network of Business Ethics redatto per "Contribuenti.it Magazine" dell'Associazione Contribuenti Italiani, 85% di zaini, quaderni, penne, astucci e altri oggetti di uso comune usati nei precedenti anni verranno riciclati nel nuovo anno scolastico 2013-2014.
Lo studio di KRLS Network of Business Ethics ha preso in considerazione 10 oggetti tra zaini, astucci, penne, colori, quaderni, dizionari, divisa, cestini per la merenda, stivali e giubbini da pioggia.
Dall'inchiesta di "Contribuenti.it Magazine", su come si comporteranno i consumatori per l'acquisto del 'corredo scolastico', è emerso che gli italiani tendono sempre più a riciclare beni, anche usati, passando dal 74% dello scorso anno all' 85% di quest'anno. In pratica 8 studenti su 10 riciclano tutto quello che possono. Un aumento considerevole registrato all'inizio dell'anno scolastico 2013/2014 pari al'11%.
Ma per quale ragione quest'anno si riciclera' il 'corredo scolastico'? Il 62% del campione lo fa per ristrettezze economiche, il 25% perchè teme il nuovo redditometro dell'Agenzia delle Entrate ed il 13% perche lo fa abitualmente.
Insomma, gli studenti italiani anziché conservare i beni non utilizzati nello sgabuzzino o nella propria cameretta, quest'anno hanno ben pensato di riciclarli. In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Caserta, Milano, Prato e Campobasso sono le città dove si ricicla di più, con percentuali intorno al 90%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Benevento sono tra le città dove il riciclo si attesta vicino al 80%.
"Di fronte alla crisi economica - spiega Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - gli studenti reagiscono sfoderando tutta la creatività italiana, la stessa che in altri momenti ha dato lustro al Made in Italy. A volte basta una piccola modifica per riciclare un prodotto - continua Carlomagno - Più volte è capitato di gettare via prodotti in ottimo stato solo per esigenze consumistiche".
Lo studio di KRLS Network of Business Ethics ha preso in considerazione 10 oggetti tra zaini, astucci, penne, colori, quaderni, dizionari, divisa, cestini per la merenda, stivali e giubbini da pioggia.
Dall'inchiesta di "Contribuenti.it Magazine", su come si comporteranno i consumatori per l'acquisto del 'corredo scolastico', è emerso che gli italiani tendono sempre più a riciclare beni, anche usati, passando dal 74% dello scorso anno all' 85% di quest'anno. In pratica 8 studenti su 10 riciclano tutto quello che possono. Un aumento considerevole registrato all'inizio dell'anno scolastico 2013/2014 pari al'11%.
Ma per quale ragione quest'anno si riciclera' il 'corredo scolastico'? Il 62% del campione lo fa per ristrettezze economiche, il 25% perchè teme il nuovo redditometro dell'Agenzia delle Entrate ed il 13% perche lo fa abitualmente.
Insomma, gli studenti italiani anziché conservare i beni non utilizzati nello sgabuzzino o nella propria cameretta, quest'anno hanno ben pensato di riciclarli. In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Caserta, Milano, Prato e Campobasso sono le città dove si ricicla di più, con percentuali intorno al 90%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Benevento sono tra le città dove il riciclo si attesta vicino al 80%.
"Di fronte alla crisi economica - spiega Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - gli studenti reagiscono sfoderando tutta la creatività italiana, la stessa che in altri momenti ha dato lustro al Made in Italy. A volte basta una piccola modifica per riciclare un prodotto - continua Carlomagno - Più volte è capitato di gettare via prodotti in ottimo stato solo per esigenze consumistiche".
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